Tommaso Zauli Sajani - Il trionfo della grazia

52 Pupilla, e non vi vedi altro che sangue. Scarno, attratto è il sembiante, e so l dai nervi S' informa il volto alla cinerea pelle. Piange la bocca : in crespe aride è stretto li labbro illivid ito, c lo ri co pre, Quasi pietoso ve lo, il grigio e rado Pel dcJF ispi da barba. E ancor ln vivi O sp t} tl ro di doIore ? Ogni più cara Cosa, l'intero popol ~uo, le tue Arabe schiere, c l'armi, e lt-l lunale Ullimc insegne, e i tuoi tesori, e i se rvi, E Ja fortcna, e la potenza, ah, tutto Tullo perdesti, ed altro non ti resta ... Non li resta che un antro ed una tomba! Questa è la reggia che del tuo Profeta La promessa ti diede, ed il tuo trono È quel ave] !-ma quel avello è sacro, E d' nna vergin coronata in ciclo Le reliquie racc.hiude; e tu no i sa i l E non vedi la chiara che il riveste Auri'ola, onde in mezzo all'aHa notte Si mostra ai naviganti stupefalli Lungi sul mar misterioso un lume, Che quasi aurora borea! risplende! ~{a la tremenda r ivelar degg' io Stor ia che ti sommerse in fondo ·a questo Da ogni gente diviso antro romito? . l

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