Tommaso Zauli Sajani - Il trionfo della grazia

43 Del ~Iunckir sotto la terribil mazza, .Auzi ch' io vegga questa vaga luce Degli occhi miei così spegnersi!"-- Alfine Uo dì che la vedea più abbaudonata, Per man la pre.se caramente, e il ciglio Di lagrime velato, in fievol voce Disse-" Tu lancrui sì fiulia che hai?"- o ' o ' . Oh di che punta trapassolle il core La paterna parola, e quanto disse, E quanto fece per parer gioconda I ~la quella v'iolenza ahi come stanca, Come abbattuta la lasciò! Lo sguardo Non s'inganna del padre. In lui la tema Si fe' più grande, e mille dubbi atroci, 1\Iille pensier cocenti a tormentarlo Venner così che s·e una serpe gli occhi .Morso gli avesse, men dolor n' avea. -" Oh figlia, oh figlia, dentro il cor tu chiudi Secrela pena che il fior mi rapisce Della tua vita; deh, scoprila al padre, Al padre tuo che à' amor t' ama, immenso Come il deserto, e più bollente ancora Delle infuocate arene! Ah dimmi, tanto Che mai turbar ti può, d' onde ti viene La tacita miseria che ti strugge? Deh non aver tema o ritegno: se havvi Cosa che al mondo tu desii, favella, E sia qualunque, pel Corano io giuro

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