Tommaso Zauli Sajani - Il trionfo della grazia

42 Indi ciascuna si vestia di mille Vivi colori che non ha la terra ; E da quelle fiorite e sempiterne Corone uscian drappelli innumerandi Di Cherubini, r.he coJI'_ali d'oro Volitando cantavan di tal voce, Che a lei parea voce d' Ulrico in mille Echi celesti ripetuta. Allora Agli omeri sentia crescer le penne, Sentia vicino al cor battersi un'ala; La bianca ala d' Ulrico, e con' lui stretta, A volo velocissimo per' entro Immenso lume s' ascondea con lui. Ah perchè mai da que' beati sogni Venìa l'Aurora a risvegliarla, e ai mesti Sospiri richiamandola, ogni giorno Una foglia rapia de' gigli suoi. Pensoso e muto lungamente il padre La riguardò ; poscia d'amor tremando VoJea parlarle ... chiederle ;.•. ma tanto Avea doglia e sgomento che Ja voce Gli morìa sulle labbra.-" O santo Abramo!- Seco medesmo ei mor~1orava-Questa, Questa è )a figlia ~el mio cor, che prima Tutta brio, tutta vezzi, e tutta incanlo La più allegra parea, la più leggiadra ~ Urì del Cielo? Ov' è Ja gioja, ii riso Che le scherzava sull' ingenua fronte ? A Ilah danni quesf a]ma eternamente

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