Tommaso Zauli Sajani - Il trionfo della grazia

Fior d' innocenza e di beltà; leggera Forma di piuma ; grandi occhi amorosi, E neri più d' un Etiòpe ; chioma Come di liscia ala corvioa, e un ri so Che al corallo e alle perle d' OrJ"ente Rapia la vista. ·Si spargea sul molle Aer del volto tra soavi incanti D' amore, un raggio peregrin : parea L ' angiolo che al Profeta negli arcani Voluttuosi sogni rivelava l bei roseli, i limpidi ruscelli, E l' ombra amena di perp etue fronde. Or come non avrebbe una sì cara Fanciulla, colle sue grazie native, Colle ingenue parole temperato Al padre ]e supreme ore d' affanno ? Bello il rieder per Jui dai mi serandi Sp ettacoli di morte, e dalla danza O' infrante membra e di recise teste, All ' incontro, al sorriso, all e carezze Oi qu ella creatura l E an co r più bell o Quaud ' ella lievemente la r·iarsa f ronte di polve e di sudor cospersa Gli tergca sospirando , le omi cide Armi dal fianco gli spog liava, e spesso Ridea nel pianto, e trar godca per vezzo Dell ' alt.a gan mezza la lama , e poi Abb and onarla sì che a ll a va(rina o Fea coll' elsa suonar gli orli d'argento!

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