Tommaso Zauli Sajani - Il trionfo della grazia

13 E di vendetta, e suono d' orica1chi E di tirnbaJJi; e assalti, e fughe, e morti ; E se un i~tante il tuo capo si posi Su dura zolla, un subito svegliarti, E un trasvolar sovra il destrier diletto, Figlio del vento, fra dirupi e balze Primo di tutti, ove d' uàir ti sembri Grido nemico che del tuo Profeta La legge e la fortuna ultima sfidi. Prematuri così gli sconsolati Anni gli giunser di vecchiezza. Sempre Gli ajuti d'Asia sospirando, mille Perigli, e mille pugne, e mille avea • Sofferto inenarrabili dolori: Il popolo disperso, i suoi vessilli Oltraggiati, diserti, e cinque prodi Figli, cogli occhi suoi veduti avea Cader pugnando; nè gli uscia dal labbro Un fugace sospiro. Eppur sì acerbo Gli giunse un infortunio a cui non resse L' anima forte ed indomata ! Sola Al fianco gli vivea di tanta prole Una figlia c:he a lui spose la bella Zelìma, sua delizia e primo amore : E però tutto l' infelice in questa Fanciulla collocò l' ardente affello Che r.el vuoto del cor gli era rimaso, E le sciagure in lui facean più grande.

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