Massimo d'Azeglio - Ai suoi elettori

H7 lo scot·deremmo di gran cuore ove si mostrasset·o vet•amente ministeri democratici; nel senso s'intende , di popolari , di ministeri di tutti, che rappresentino tutti i desideri, i bisogni di tutti, dell' universale , e non i bisogni ., i desideri di pochi, d'una setta, d'un partitù; desider~ dunque che il nostro sia il ministero del regno dell'Alta Italia , e non il ministero della giovine Italia. E se il ministero mi rispondesse (( Io non so « nulla di giovane Italia, nè m'impiccio con lei )) non avrei certo diritto di negar fede · alle sue parole, ma non potrei a meno di pensare che talvolta si crede di condurre e s'è condotti come accadde alla mosca del carro, che s'immaginava tirarlo essa, mentre lo tiravano i buoi. A ogni modo io, per carattere, per convincimento, e per senso di giustizia non son uomo d'antagonismi inagionevoli , d'opposizioni sistematiche, e molto meno d'avversioni, rancori ed odii individuali. Si faccia il bene d'Italia, e non chiederò il nome di chi l'ha fatto , d'onde egli è, a quali uomini sia amico o nemico; ma non v'è timor di settarii, chiarezza di fama, grandezza di gt·ado o ri_spetto d'autorità che valga a legarmi la lingua o la penna ove veda che si fa il d:tnno d'Italia, della ·sua indipendenza, della sua libertà, e credo che così debba fare un uom dab:...ene. 3*

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