Massimo d'Azeglio - Ai suoi elettori

H' riosità di sapere che cosa sia questa Costituente e questo 1\-linistero democratico. Vi dirò prima quello che ho inteso clìn~ , poi quello che ne penso io. La Costituente a Genova -così dicono al popolo, s'intende- sarebbe che tutti quelli che son carichi di figliuofi, e campano eli braccia, avrebbero una 1ira al giorno per ogni individuo senza faticarsela; e per dir la verità se fossi un bracciante ed avessi di molli figliuoli, non mi puzzel'ebbc punto questo modo di Costituente. Fra i soldati la Costituente sarebbe, per quanto venne loro delt.o da -persone cleg·ne di fede, il lasciar armi, b:.u1qiere e caserme, metter la chiave sotto l'uscio e andarsene ognuno pe' fatti suoi. A Livorno invece la faccenda era meno grassa. Si trattava d'una cosa da nulla: semplicemente di riunire , per mezzo d'elezione a suffragio universale, un'adunanza di deputati presi da tutti gli stati italiani, che decidesse a che modo e sotto che governo s'avesse a vivere d'or innanzi: se s'avesse, verbigrazia, a riunire l'Italia tutta sotto un sol principe, opput'e farne un gran repubblicone, ovvero tante repubblichette e via discorrendo. E naturalment.e - ogni Costituente deve ave1·e una forza per farsi ubbidire - il re di Napoli da un lato, Carlo Alberlo dall 'altro, coi loro esercili che in lutto sommeranno a un

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