Francesco De Luca - I Fasci e la questione siciliana

-8riodo degli Aragonesi, a cominciare dal lt8G - i mandata rii popolari (chiamiamoli così) non potevano valere gran cosa, sopraffatti dagli aristocratici della spada e della stola; il che appare molto più chiaramente nella dominazione dei viceré. soggetti alle pretese dei baroni e dei vescovi, in nulla infrenati dalle istituzioni popolari, rigogliose nell'alto e medio continente italiano. Priva la Sicilia della libertà dei Comuni e delle guarentigie assicurate all'Inghilterra dalla Magna Cha1·ta, dovette subire nel modo piu infame tutti gli orrori del feudalismo, che non permise la diffusione di quelle gilde o corporazioni d'arti e mestie1·i, le quali in altri paesi furono la fonte di tanti vantaggi pel popolo. Il soffio della Ri\·oluzione francese non penetrò nell'isola a dissoh·ere la Yecchia compagine delle angherie e di mille pregiudizi i; ed il feudo continuò a regnare con la sua coorte di brutalità e d'inaudite spoliazioni, che il tentativo di Costituzione del 1812 - dopo pochi anni abolita da Ferdinando I - non potè far sparire con una rachitica e incompleta trasformazione elci feudi in allodii. A questo punto è da notare che l'aristocrazia del blasone e della Chiesa, col Parlamento - diviso in tre bracci, e quello dei Comuni era il più corto e il più debole - spadroneggiava cli fatto nelle cose politiche: e il re, o il viceré, era un fantoccio nelle sue mani, poiché il predominio economico importa sempre preponderanza politica. Inauguratasi però la monarchia assoluta dei Borboni, l'aristocrazia - che ancora in Sicilia é la classe piìt ricca, almeno in certe provincie - perdette molti privilegi; ed ecco che, abolita la costit11zionedel 1812, essa congiura per avere una monarchia tempemta - donde l'apparire di molti nobili tra i pat,•ioti. Ma il libei·atismo degli aristocratici non avern di mira, come di leggieri si comprende, che le prerogative della propria classe, e non pensarn gran fatto alln. libertà ed indipendenza d'Italia. Infatti nel 1848 la ri\·oluzione mirava ad una costituzione siciliana, ed un re si chiedeva alle dinastie che erano più in odore di liberalismo, come Bib· ~teca Gino Bia-,co

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