Melchiorre Missirini - La Cloe

.... () ...... samente trasporta con impeti prepotenti il core, e la mente; ma sì quel celeste amore, che attrae a sè con certa sua catena d'oro, e ne solleva alla pura idea immacolata della bellezza celeste , con fuoco temperato dalla ragione, purificato dalla bontà! Ben meriti o Lella ninfa che la virtù non si discosti giammai da te che sei adorna di una grazia ineffabile, modellata di forme armoniose, e significata con espressione soavissima, e tanto possente da destare perturbazioni nei petti più sicuri . Ma lasciando anche da un dci lati questo concetto dell' unione della ninfa alla statua ddi'Amore , se altri domandasse il senso morale di questa fanciulla veduta isolatamente, risponderemo che qua lora la ninfa si esamini sola, cresce forse l'utilità dol suo concetto: Avvegnachè ella allora ci porge un insegnamento che per essere più astratto , e generale, è applicabile a maggiori accidenti. La sta tua si riduce in questo caso a un dettato, a un principio, a un assioma che ci dice di non prestar fede alle apparenze ingannevoli. E per vero quel serpe non solo può esser tolto per la puntut·a d'amore, ma anche per la minaccia di qualunque pericolo, che insidj ad una inesperta gioventù. Potersi il serpe prendere per emblema di tutte le cose pestifere, sostengono i Sapienti: San Giovanni Crisostomo appella serpenti le male indi nazioni che annidano ne' petti degli uomini scorretti , e scellerati :

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