Il Conte di Cavour e l'Italia - 1859

l. Se mai fu politica al mondo che leale per eccei· lenza estimare si debba, quella si è del conte di Cavour per rispetto all'Italia. Ministro leale di un re che in lealtà non ha pari, non venne manco finora a se stesso ; nè lo verrà per/ fermo, qualunque sia l'avvenire che a noi si appar·ecchi. « Dopo il disastro di Novara e la pace di Milano ( sono le parole del suo memorando discorso nella tornata del 16 aprile 1858 della Camera de'Deputati ), çlue vie politiche si aprivano davanti a noi. Noi potevamo, piegando il capo avanti un fato avverso, rinunziare in modo assoluto a tutte le aspirazioni che avevano guidato negli ultimi anni il magnanimo re Carlo Alberto; noi potevamo rinchiuderei strettamente nei confini del nostro paese, e, chinando gli occhi a terra per non vedere quanto succedeva oltre Ticino e oltre la l\Iacra, dedicarci esclusivamente agl' interessi materiali e morali del nostro paese; noi pote.. vamo in certo modo ricominciare a continuare la politica in vigore prima del 1848. L'altro sistema

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