Il Conte di Cavour e l'Italia - 1859

1.6 politica sulla giustizia e sull' amor·e deJia libertà e della patria. (( n nostro paese, piccolo per territorio, acquistò credito nei consigli dell'Europa, perchè grande per le idee che rappresenta, per le simpatie che esso ispira. << Questa condizione non è scevra di pericoli, giacchè nel mentre rispettiamo i trattati, non siamo insensibili al grido di dolore che da tante pa-rti d' Italia si leva verso di noi. << Forti per la concordia, fidenti nel nostro buon diritto, aspettiamo prudenti e decisi i decreti della Divina Provvidenza. Sat·ebbe vano il ridire l' effetto che produssero queste parole, che di lab~ro in labbr·o risuonarono che i rapidi venti e gli elettrici fili trasportarono per ogni dove, e agitaron le menti e commossero le anime, e ancor ci rintronano, a quanti noi siamo italiani, più_che negli orecchi, ne' cuori. Nè intero un mese trascorreva che Napoleone III così parlava, all'aprir della sessione legislativa, in Francia. << L'interesse della Francia è dovunque trovasi nna causa giusta e civilizzatrice da far trionfarr. (( In questo stato di cose non era niente affatto straordinario che la Francia stringesse viemaggiormente al Piemonte, il quale era stato così pronto ai sacrifizi durante . la guerra, e fedele ali;} nostra politica durante la pace. « Da qualche tempo lo stato dell'Italia e la sua condizione anormale, dove l'ordine solamente è conser·vato dalle truppe straniere, inquieta giustamente la diplomazia.

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