Giovanni Adorni - Intorno a un discorso del signor Cesare Cantù ...

4r qual via sarà d a tenersi, quando in Firenze non sia la cosa, che è in altre parti d ' It ali :1, e d i c ui si ce rc:1 in F irenze il nome inutil men t e? O quando nessun Fiorentino ha mai e~p resso CtHti co ll egamenti di idee, o nuovi ce> nce tti , c h e ad altri non Fiorentino è n ecessa rio di esp rimere? Come s i pot rà allora fare il paragone ch e vnol l ' An tore, o come trov a r qm~ ' vocaboli nel Dizionario F ioren tino? Pag . 588, ;; Gli a ntorl spog1:<~ t l sort eglino tutd quelli c he sc ri sse ro?- No: solo i buoni- Chi li dichia• rò buoni? chi li t r:=tseelse? - Gii Accademici- Ma coll a stessa autorità, onde di c hi ara no buono chi nsò l e tali parol e , n on potevano immediatame n te . pronun ciar buona la p~ ro l a s tessa? Non u s<~ro n o questa a utorità, qua ndo dichi a rurouo una \' OCe antiquata, disusa.. ta, bassa ecc. ? , OssERVAZIONE Non sd se possa dirsi che i so1i Accademici abbiano sempre g i, td ica to quali antori sieno buoni, e di tanta autorità da poterse 1i e t ogli e r con sicurezza le parole e i modi. Tal volta. sono venuti meritamente in fama di buoni alcutii scrittori per opera d ' altri, che d egli Accademici, e ciò an che neg li ultimi tempi per giudizii dettati da Monti, Pertica ri, Cesari, Giorda· ni, Taverna, Colombo; e quelle scritture lette da mo l ti percbè lodate da sì alti e giudiziosi ingegni, e riceve ndo dai nuo\'i lettori la stessa approvazione, vengono reputate classiclieJ e oggetto di studio a 1 tutta la NaZ~ione; onde o gli Accademici, o altri Compilatori di Vocabol a rii !ungi dal giudicare secondo il proprio arbitrio, seguono, col citarl i, il vo~o e l ' approvazione della Nazione : la quale ope_ra è ben differente da quella, che l' Antore vonebhe che fosse lor con èed uta, di potere, cioè; immediatamente pro& nunciar buona la parola .stessa.

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