Giovanni Adorni - Intorno a un discorso del signor Cesare Cantù ...

26 che non abbisogni di studio ne' classici, non di scelta di parole, non di frasi, non di concetti e di i mma• gini. Ma la poesia avrà sempre per necessità di sua natura una forma sua p ropri a e acconcia alle immagini e agli affe tti del cuor del poeta. Vestan pure la poesia coi modi comu ni alla prosa e a l discorso famigli are que' popoli che mancan di affetto, e a cui la propria lin gua non basta pe r l eva rsi all'altezza alla quale si levò la nostra. Noi che poGsediamo una lingua, che t enue si adatta .<1.i racconti e a lle novelle; che sempli ce s i presta ne' dialoghi, nelle epistole e nelle materie d'istruzione; che precisa e propria svolge i più sottili pensamenti e le parti tutte d e lle scien~e e della filosofia; che fa cile e pi a na spiega i fatti negli Annali; che si solleva ri cca ed orna ta nell a Storia; che feconda di motti e scherzi ci dil e tta nella Commedia; che breve e forte ci penetra il cuore e commove nella Tragedia; che gra ve ed ar• moniosa tuona dal pergamo e dalla tribunH; che varia e splendida d'ornamenti seconda i più al ti voli che far poss<t l'umano pensiero e la più fervid a fantasia, noi rinuncieremo spontanei a tanta ricchezza per immiserirci e farci compagni a quelli, che solo per invidia di essa ci insultano? . -==== Pag. 3I5. , Dicono ancora che l'arte è scolara della natura, e in tanto val meglio, in quanto più ritrae dalla maestra. Or come ragg iunger la natura collo scostarsene fino in qnel che è primo elemento delle arti umane, la parola? , OssERVA ZIONE È proprio dell'arte l'imitare la natura, ma colla scegliere da essa l e parti migliori, eo l riunir quelle che formano il bello, sebbene in natura divise e separate, colla mescolanza di varie qualità, come i pittori usano coi colori, d ando varia gradazione alle tinte; dalla quale operazione dell'arte si han poi que'

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