Giovanni Adorni - Intorno a un discorso del signor Cesare Cantù ...

If no, q1tetli che segui•Jano l'uso, e in tutto i l Ragionamento tenend o l'uso per norma costantiss ima, perchè non ha definito entro ce rti {imiti i l valore di q ~1 esta pa rol a? Intorno a c iò, affinchè s i conosca la cagione, per l a qu a le al cun i non segnirau la senten7:a de ll 'Autore, arreche rò la definizione che dell 'uso dà il Colombo, nell a Lez.. 5. d el modo di magg iormen te arri cchire l a li ngna senza guas ta rne l a purità; a ll a qual defin iz ione credo che molti sa ranno per attene rs i: , L'uso, per ciò che spe tta a lle lingue, a l tra cos:1 non è, s' i o non er ro, che la pratir.a s t abilita d a l consenso univer3a le de ll a na zio ne d i ado... pcr<~rc i l t a le e t1l vocabolo, l a t a le o ta l foggia di fav<~ll a re a din otar l a ta l eosa e la tale. Or ecco ciò che fa l ' nso rispttto a ll e li ngue ; esso va i ntroducenduvi l e voci e le f0rme del dire che lor b isognano; couserva qnelle che vi sono g ià introdott e, q ualora vi stieno bene ; ed aboli sce quell'altre che per lo ingentilire de ll a li ngu tt non le s i addi cono più . Ben è ch ia ro che le voci e le forme d el dire, affi n- .cbè si eno nella lingua e introdotte e conse r va te , debbouo esser buone , • E perchè l 'Au to re toccando dello st il e e di scritt ori , non ba fatto parola di ness nn poeta? Di quest i appen <l fa cen no alla p. So9, dove 5pa rge il ridicolo, e forse soverchiamente, sulla parola dignità, cons ide ra ta come qualità della Poes ia, ed esalta Manzo ni e gl ' imitatori di lui, senza aver p:1 rlato prima nè parl a r dopo de' nostri somm i. Epp ure conside rando l 'ufficio d ella paro la, del li nguaggio e dello stile si pu tr it ommetter mai l ' utiliss imo ministero loro nella poesi&? Si vuole, e co n rag ion e, che anche L1 poes ia concor ra coll e al tre belle Arti non solo al di l et to, ma e al pe r fez io namento dell 'uomo; anzi a ques ta come alle altre son mossi gli nomini da natura, e Ci cerone nel li b. r. d e ll'Oratore eobe a dire: , Est finitirnus oratori poeta, nurneris ads tri ctior paulo, verborum autem licen ti a liberior, multis ve ro ornandi generibus socius ac pene par , . F ina lmente per evitare incertezza a molti che, trascurando le cose di nostra lingua e i nostri autori,

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