Camillo Berneri - Il lavoro attraente

colti~rure <il )oro orto come Diocleziano, oppure a manoggiarc la lima e il ferro come Luigi XVI. • Tut.to eiò dimostra appunto che il la rnro è un bisogino. Ma altro è Ja:vorare a,J so'lo scopo cl.i soddisfare questo biso.gno, a oa.priccio, secondo il proprio pfacarc o la pro1:,ria ip,a,ssione, oppure in vista di gua,dagni e.norm,i, in una ,sit,uazione di privilegio o ,cl<i potenza; a,Jtro è lavorare per provvedere a tu·tte le necessità ,de]').a vita, cli:;ciplinatamen'te, a seconda delle richieste per ,i,J consumo ,genera.le, in tutti i rami della ,produ.!!ione e dei pubblici servizi, anche i .più umili e spiacevoli, ,come fanno i lavoratori oggi in una condizione -disa,giata e d'inferiorità, ma come dov1·anno continuare a fare aruche in una società migliore, sia pure in condizioni di egua,gJiianza con tutti, di maggiore sicurezza del vivere, meno fati,cosarnente e più dignitosamente. « Il lavoro, anche in a,nm-chia, dovrà quindi ris'))ond-ere alle necessità ,de11al])roduzione, per sodctisfare tutti i bisogni indivict,ua,Jio .sociaLi de.Ila vita comune; do\'rà essere OJ1ganizzaito ~ioè Mcondo le richieste cli prodotti cLa pan-te di tiutti, e non certo aJ. serr.,p.lice s,copo di esercitare •i muscoli ed iii cerveJllo dei pr:>- juttori. Può darsi che in molti crusi futile ,possa coincidere col dilettevole; ma ciò 11011 è .,possiibtle &em-pre; e dove tale coincidenza non vi sarà, l'utile socirule do,1rà avere <il sopravvento. ,« Di qui la necessità di u!Ila clisciplina del lavoro. Se 41-iesta disciplina sarà COJ11cordatae liberrurnent<> accettata, senza bisogno di coe11cizjone, eia un nnmero tale di ànàiviùui, sop,a un territorio aibibas,tanza esteso, da cost.it,uire una società, questa sarà una società • anarohica ». Ft.bbri ha ben visto e ahia,rrurnen1e indicato che 11011 è una incongruen:1,a bensì un dovere per noi ll!l1fl.rchiciporci j.J problema àel!à • disciplina dei laYoro »! IV.. La disciplina del lavoro QLLas: tutti gli :::na.rclnci sono disposti a fare proprio il monHo di Ma.rio Ra;pisa.i,cl.i:«Lasciate oh.e l'uomo lavori quanto può e ripo.si quanto vuole. A voler tutto disciplinare, &i fa dell'uomo una maoohiina e della società un convento e un.a ,gaJera ,,_ Come formula tendenziale, questo monito mi ,pare più che a,ocett.abile; ma non ci·edo che l'officina, ,per ,quamto ptriezionà.tia, possa paragonarsi, come la paragona I<ropotkin, aiHa bi-b1iotcca ove si emtra e si e.sce a piacere. La ma,neanza di un orario lavorativo generaJmente 1-ispe·lltato comporta uno sciupio cli forza motJ·i,ce, di calore e di muminazione Uà ,dove il lavoro irudividuale non è possibile: crune in una fonderia cLimeta.Ili. B,o,oteca G1110 Bianco

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