Camillo Berneri - Il lavoro attraente

28 - Vero è che in ,cc11e industrie (la. ic;ssile, ila tipografica, ecc.) vi è ,una certa autonomia per evitare l'arresto genera,le in caso di avarie e ris.pa,rrniare de dispersioni delJe trasmissioni di forza· mediamte cinghie e puleggie ed uti!lizzare la sola forza necessaria al Ja\'oro attJUaJe. li motoTe elettrico ha sviluppato molto l'autonomia meocarcica, mettendo ma,cchine comr,Aessc ,a <!1spo. sizioru odr!J'a,rt,igiano (come la linotype), e molti servizi pu:bblici sono soppressi da sisitemi perfezionati, come il telt\fono a <.:OID· mutatori automa.lici ohe diminuisce fortemen!R l' irqportanza delle cent,rali telefoniche. Nelll'ins:em~ del laivoro +ndu,striaJe, ,tuttavia, i limiti del:l'au• tonoor.ia sono molto ristrett.i !l rimarranno tali per molto tempo. OccoNe os€ervare ohe oon un orario ridoU,0 e con le facilita• zioni sopJ.)J1m<'nti i \'ia,gigi ,per andare a.i Ja,voro e ,per ritornare a ,ca.sa, il pew ,di un orar.io fi;;sc è srandcmente diminuito. La scelta <le.iJavoro è subordinata alle necessità delila ~Jroduzione, ma uno mm,u,pp.ato e preciso funzionamento dt>lla statistica poli'à perrneùtere a molti ,o,perai di rpraticare iJ ,lavoro in cui si Mntono più prepara.li o al quale sono particolarmente d1spo• st.i. Oggi moltissimi operai fanno un laivoro non corrispondente nè allle loro atht,uè.ini nè ~l loro gusto. La coorperazione libera nell'industria non è cosa fa,dJmente reaHzz.a,bile. ::\!Eillafabbrica atl,uale l'irr:rprenditore è l'organiz· zatore de11.a,gera.1,c.hia (direttori <ii reparto, capi operai, ecc.) e della divi5.ione del Ja.voro. Gli orperai Javcrnno insieme per uno stesso s,corpo, che però 110n è fi&<:i.toda loro; • questa co~ra· :tione non è ohe un semplice effetto c1el ca,pita.le che li occupa simuìtane,amente. 1\ ~egame tra le Joro funzioni indivi,j,uali e fa ijoro l\lnità ,come ,co1,po.produtt.ivo &i trova al di fuori di l!SSi, ;nel capitai~, che H riunisce e '1i J•icl1iede. •Fl conoi>.tenamento dei loro ·lavori a,ct essi arp,pare idealme:1te come il pi:ino dei capi· talisti, e l'unità <lei loro cor•po ,ooJUettùvoaaipa.re come la sua au• fo!'ità, come la potenza di una vofon.tà straniera ,che sottom.ette i •loro atti al suo scopo... In quanto es&'Ì cooperano, non ;;0no che un particolar modo di esist€1nza.de.i capitale. La forz.a produtrt.iva •che dei salariati spjegano corre Jwvoro ,colletW:vo è per ~,0nseguenza forza produtticva dell c:ap1tale. » (Marx). Il sostituirsI deJla cooperai.ione libera ad una cooperazione forzata non awviene f,aciiltmente in un .gruppo nl\lmero&o. Gluun. que abbia un po' di .pri.tioa del J,avoro co0ettivo cs.eguito da squadre cooperative sa che i risultati sono tanto migliori quanto sono meno nume1'0si gli associati. Siccome il profitto di oiasouno dei componenti la squa,d;ra è deterunina,to dall !l'isUJ!tato•del l.a· voro ,comune • i membri meno 1nd.ustriosi òi un grU'P,po esteso Bib ioteGa G1'10 Bianco

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