Camillo Berneri - Il lavoro attraente

- 20 - Ogni fatica J.isica è dun<1ue più o meno i•ntensa a seconda delle condizioni di spirito oon Je quali è cOiITLpsÌuta. La noia è un elemento ,de,p.ressivo. Nel lavoro intellettuale si manifesta GOtto J'aspet.to di toripore. L'individuo che lavora col ·cervello a11!11oiato è in uno st.at.o oome di dormiveglia. Nel lavoro mairnale la noi,a a.Jlunga ;i,l tema><>O- gni attimo è ,un·ora. • Ogni ora è, come si d:i.ce, un secolo. Mic-belet ~-accont,a neJ,Ie sue memorie quel che iprovava da ,giovanetto lavorando neLJa stamperia di suo padre: • JonmoibiJc ,alfa mia cassa, -sotto il peso della noia, niimt'a1tro Che la noia, a,ppresi etile -cosa siano ,J,e lunghe ore. » La noia si manifesta. wtt.o forma di una :;,.p,•r.iecti crgasm,0 gene.raie ed è gius,t.a l'osservazioP.e dd Tarde, che essa provoca. d1st1.11-;bdie:Jla cir,colazione, d>e.ilLnautrizione, sensibilità a.i freddo ed a,J. caldo, ina,ppetenza, dimaigramen:t.o, ecc. Come &i pt:ò tener JonLM!a la noia d.a,l J,avoro? Ecco il problema che -scaturisce da queste premesse. l'l lavoro è sempre una fatica. Jd ,problema sta neHo stah1lire come possa diventare per tut-ti una :fatica ,pfacevoJe. Ogr.i manifestazione di enengia è accompagnata da un ·&en• timento di p,iacere quando è p1'<J<porzionata a'.Ja ipotcnzialità del l'organismo. Una pa,sse.ggiat.a. è piacevole, menMe una marcia forzata è una pena. Così ,p.m·e un'attività è piace,-oJe quando risponde ad un impuJ.so spontaneo. Quando ]',individuo, per Je ,condizioni esteriori, agiace in oip,posizione alle ,siue tendenze, si esau1·isce lle'llo sforzo di volontà su se stesso. Di ,qui la sofferenza e la minore capaCliiià.produttiva. D.a queste considerazioni 1,i deducono queste conseguenze: 1. ,la du.rota ,cteJ lavoro deve es&Jre ,propOr'Lioaata alla fatica: 2. ogrmno deve essere ·libero di svoll,gere queWattività ,produttiva alla qua!-e si sente ma,g,gio.rmente portato. Rispetto ·2Jlla durata -deo lavoro, bisoigna ·tener conto deJ .gen,ere di occupazione: •ci .siono lavori noiosi di per se stessi e, quindi, di lunga d1ura.ta. Bisogna quindi <:,0nsiderare id tempo ,dal punto di v,ist.a soggettivo, cioè tenendo conto del l'iOesso psichico che iJ ,lavoro J:a in chi Jo com;pie. Ci sono lavori •leggeri» ,in quanto n0n ,-;.:hie,!ono un grande consu1mo di energia mus~o.lare, rr.a pesa.n- (i,,simi per.c.hè noiosi, e come tali causa di un'enorme ;;preco di energie nervose. La seconda consegue,1za si integra con la prima. Dato cne ogni lavoro è tanto più fati,ooso quanto meno è in!-eressante, ognuno si stancherà meno, quiJ1di lavorerà più e meglio, quando potrà svocigerc ,Ja sua a~tività nel campo preferito. Bio ioteca G1'10 Bianco

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