Camillo Berneri - Il lavoro attraente

- 17 -·· III libro del « Télérnaque » (1699), applica q,uella formula al ,la,.. v0,ro. MoreJly, nell.a «Basiliade,», scriv€1Va: •Ammettiamo ohe la libera attività deltl'uomo versi nel fondo éomune più di quunto in esso poosano wtti,n,gere i 11:Ji.sogniè, chiaro che le Jegg~, i regolamenti divengono quasi inutili, poi,chè ad ogni f.unz:ione neces-- ,;aria risponde negli individui -un ,gmsto naturale, -una ben spi-0cata vocazione. ,I pareri dei 03!Pi saranrno a,ocettati con piacere; nessuno si creder-à dispensato ·da un lavoro che J'uo1anime 00111corso d.e,g,li,sforzi renderà ,attraente e vario. E Je diverse occupazioni non saranno iPiù dei lavori, ,bcruì dei diverLimenti. Kieaite sarebbe più facile della regoJa.mentazione di ,una simile riunione fraterna; poichè, dalla libertà Ja più illuminata risult.ereb.be l'mxtine più perfetto. » Fu il Fourier a sviluppare ampiamemte e sistematicamente il ;principjo del ·lavoro attraente, la cui prima condizjone è da tlui indicata nella varietà e la seconda neJ1a breve durata. IJ lavoro •gradevole e ,,onza fatica» è llln& delle ,rea!lizzazioni socialisfo p;reannunciate rneJ •.Voya,ge en Icarie » (1840) del Caibet. A ragione Victor Considérant, che della jdea del Jaivoro attraente si fece elaboratore e IJ)ropugnatore, diceva " M. Lansac (« Plus Join », Parigi, luglio 1933) ,che fra le concezioni de,JFourier che avrebbero attratto ma,gigiormen.te l'attenzione dei posteri vi sarà queJla deJ J•avo~·oattraente per ,gru;ppi e per serie. Brnedetto M,alon, Gio1•gio n.enaixl, Giovanni Jaurès e altri socialisLi francesi !'li mostrarono iTll1ll:uenzati dailJa cornoezione fourierista dell'o.I'ganizzazione del lavoro. Emilio Z'J>la,nel suo romanzo « Travail » ci rnost.ra /Un'officina in c111 i,l lavoro, variato, in un ambiente pulito e Juminoso, ·a;,,wcondato rci;aJle macchine, è ,diventato • una ricreazione, una gfoia, un Yero piacere». Zoila enuHcia come 'Un p;rincipio inderogabile, ,come un atto di fede e un sicuro vaticinio che il Javoro deve diventare 1« la legge ,stressa della vita"· Anche dei fisioJog·i hrurm.o soste . .r.ulo, n.eJ XIX secolo, lla po&Siibi!LtàdeJ lavoro atf,raente. Tra costoro è il Rossi-Doria che in una sua relazione ;,ci,iveYa: • I.! la- ,oro non deve e1:,sere più un tormento, causa di mali, ma una gioia ed un fattore importan.tc dellla salute fisica e mora:lo ». Gli scrit.to.ri anarcihici hanno particolarmente {:Ontribuito a mantenere viva J'i,dea è~l J,·woro attraente. Pietro l{ropotkln afferma categoricamente: • Nel lavoro ce<Uettivo compiuto con gaiezza di ouore pe<,i.r·arggiungere lo soopo cìe1:,iderato - libro, opera d'arte, od oggetto di -lusso - ognuno troverà Jo stimolante, il sollievo J1ecessario per rendere la vita gradevole. » Quando, nei ,nost.ri discorsi o sc1,itti avveniri&ti, afferrniamv che verrà un giorno in cui tutti, o quasi tult.i, 0aYoreranno spon. 81bl1otecaG110Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==