Camillo Berneri - Il lavoro attraente

-16Il. . Il lavoro piacevole « :\"el'1'officina ideaJe - dice uno degli scolari i ,capireparto distri:buisoono al mattino il Ja.voro agli ope1,ai e parlano lcro come a degJi wguali. Non li si ode ,gridare a IP'ieini 1>olmoni contro i lt>.voratori o booterrnnl.iaJ·e com.e Ji ~10 iniesi. J;l direttore ha cura di non feri1·e i capi-reJ)la,rto da.ndo loro ordini. Tutti gli sco!aJ·i pongono l'officina Jdeale in ca.mtJ)ag,rua. ·• La fac<:iata. - dice uno di essi - somiglia a quella di una grande ,·iJJa. Da.,vanti: degJi .albetri i cui fiori imbalsamano \'a.ria. All'interno tutto srurà pulito come in una vasta saila da pranzo. I JocaLi sono ibene aerati, ben illJum.inati. Di,etro non si vedono più delle grsndi ciminiere ohe vomitano dei m,eri fiotti cli fumo, ma 'lln vasto cortile con <le.gli aJ:bcri dove glli o,perai potranno 1'irposarsi tra le ore di •lavoro. ,; Tutti imma.g!m1no i muri coperti di un colore ch_i.aro, tutti par,lano di sole, di luce, cli salute. I laiboratori saranno ventila.ti in estate, riscaldati Jn i•nr,erno, per.c.hè • la natura umana è cosi fatta clw ha bisogno <li 'l.lnminimo di benesser.e por rostare one- ,sta ». Un altro: • L'o,poraio entrerà in questa o-fficin.a come rien. t,rerehbe a casa pn~pria. Vi saranno dei •lavabi,. perchè (Possa uscire dall'officina co1:,ìpulito corno vi è entrato... EgJti s;a,rà fiero ,cleL!a;;ua officir:a. Qu·a,do vi ipasserà -davanti in compagnia -cli un a.micc, dirà: •E' l'officina dove lavoro». E S3rà contento cli se stesso e questo farà nascere La buon.a vita <li fam.1gilia». U111·a.ltro: •Dei -posti ~·adio incoraggeranno con •la loro musica e con il loro canto gli o'J)erai. Questa officina offrirà lc,ro iuna vita tranq-uitlJa. Ne saranno fieri- .. Se fossero costretti ad andarsene, lè'arà, forse, 11ia.n,gen-doche la J,asceranmo». Qua.,i tutii forniscono questo luogo tlmmag.inario di mezzi pratici cli locomozione e quasi tutti sognano biJblioteohe e sale da gioco. Si tratta di :baimbi<niche non n1anno mai letto la « Conquista del pane» ,di I{ropotkin, 111.è «, Il laivono ,,. ùi Zola, nè le ,previsioni avvenirist.c di W:illiam Morris o di BeHamy. E:Ppure fioi;sce il sogno luminoso, IJ)el'chè ,quel so,gno è l'aspirazione del Ja\_'oratore sulla soglia dei !Rmpi nuovi. L'idea del Ja,•oJ-o .~.tLraente. è una del'.e idee più antiche. La trovJamo cs1)ressa chiara.mente nè « Le Opere e i <Gio1m»i di E-sìodo, poeta greco vi-ss,uto otto o nove secoli avanti Cristo. La · formu,la: •Fa queJQo che ,,uoi», aJP'l)lioata ali lavoro è una del1e carabteristiohe della· vita <lei Telemiti immaginata.,· nel secolo XVI, dal Rabelais (« Gargantua >Y, ca;p. 57). Anche Fénélon, nel Bib'iotecaGi'lo Bi~rco

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