Camillo Berneri - Il lavoro attraente

-15 - suo libro • Dicci carnlli-va:pore ,,, vi ,,ono state 33 dita stra']JIP.ate; ma sono us,cite 12.000 automo-bili con il beneficio netto di 18 milioni. In 10 anni di «razionalizzazione» si sono avuti in F1·a,ncia: 26.000 morti; 92.000 s,torp.i.atj; 9 milioni ,cli feriti. Al ritmo aicoelerato della produzione corrisponde uno spaventoso •crescendo» di morti e di incapacità permanenti. Da una tavola statistica roìativa ,ai miTiatori e cavatori di F1,ancia rilevo che, mentre nel 1920 vi sono stati 253 morti e 851 invallidi, nel 1929 vi s.ono stati 587 morti e 2.935 inva:lidi. Il lavoro industriale odierno è inll!lllano. E' run ,Moloch .che i>Chiacci.a con la noia e c<m Ja f,ailica. che spreme il lavoratore per sputa1'.lo via precocemente invecchiato, che Jo getta sll!I lastrico o Jo incatena in u'l1a serviJe •clipendenza, che lo ferusce, quando non lo stroppia o l'uccide. L'operaio ,ama fin troppo il proprio lavoro. Vi è 1·agione di meravig,Jiarsi ohe siano così :poc'hi ,coloro ohe evadono dail!le galére dcll'industria median 1.e iJ banditismo, iU vagaboIIdaggio, o in •altro modo. Ed è ·umilir..n:te ohe fsiarrio così pochi coloro che con lo sciopero, con il salbotag,gio e -con a!ltri metodi di lotta cerchino far saJtare ,l'alt.are di Ma'IIllffion.a. 'J1uttavia il proilebaria.to avanza. E' una marcia Jenta e piena -di soste, ma la .genm·azi-001e che sor.ge ,l,a ;-enderà sempre più continua, ,,;empre meno -lenta, sempre più sicura. Un giovane professore ,di una Scuola Industri.alle dea Nord della Francia <lava ·oome tema ai suoi anunm.i questo pensiero di Jeon-Richard Bdoch: • Se l'officina aspira, ad essere non soltanto il luogo del lavoro fisico, ma j~ Iuo;go •della dignità, dell'orgoglio e deJ~a ieli~ cità, si comprende ,che ess,a debba perdere CJ11.!al,siasoi mi,glliwnza con quello che chiaimia.m.o offjcina 'Ilei J1osLri pa.csi. » D.all?. raccolta. ,d'?li COJ1'.lil'Ortimenti:,mandatagli da quel p.rofesso1·e, J. R. BJoch ha estratto dei passi significativi (• Europe », Parigi, giugmo 1934). Quasi tutti que&ti figJi di ;proletari, Y!ivenLj in una regione sopramdu.~triailizzata, riJJeYano la ibr<Utalità dei padroni e ,dei ca.pi-reparto e Ja ib.ruttezza ,delle officine. Uno di essi scrive: •Bisognerebbe che i direttori ca,pi.ssero che non è con la brut,alità ahe gli uomini famno <del buon Uavoro». Un altro: •Quel~o che ferisce a'oparaio, è ill d.i,,prczzo con il qua.le è tJ-attat,o». Qua.si trutLi gJi sco!a.ri esprimono ,cl~ <lisg1U&to il)ei· i « cattivi odori,.., [Per i • locali sp.orcJ1i cli ,gras,10 », per i • rnru1i neir.i ,della fuliggine delle officine. ,; All'-officina che hanno sotto gli occhi · o:p,pong◊1no l'officina •idealo»'; che sarà l'officina« .attu.,,Jc,, ,in un non 11onta.nodomani. B1bhotecaGino Bianco

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