Camillo Berneri - Il lavoro attraente

81b ioteca -12 - ripugnanza al ,lavoro, o lo considera1110 un fati.o mecca.nico di fronte al quale no,n J)l'endono posizione, o al tutto si tacciono.~ Commentando quelle inchieste, Arturo Labrio1a ('Al di là del Capitalismo e -del Socialismo», Parigi 1931) oss.erva: • Il .iavoro come tale non suggerisce .nulla alla coscienza oteraia. Per l'O'J)eraio, ei,so non è che pu,ra esecuzione; ed esecuzione di un frammento e di un frammento «rt.na frazion<! di un ,pia.no. Quest'ultimo e le linee direttive del lavoro, nu31a hanno a che vedc,re con l'operaio. E&si non interessano se non l'imprenditore e gli elementi direttivi <!ella fabbrica, i soli sui quali ,possano veramente esercitare una qualsiasi azione. Nella fabbrica ad alto rendimento 0taylorizzata e fordizzata), ,l'operaio non capisce nemmeno più a che cosa serve il suo la,·oro; certo egli &arebbe del tutto mcrupace d1 Jico11oscere, nel pJ·O<lotl.o,la parte che vi ha contribuilo il suo laY01·0.Dunque, nulla, o solo fastidio e monotonia, può il lavoro suggcri1•e aJl'operaio; e meglio per lui, quando faul.omatizzarsi della sua funz..ione produce in lui una così radicale ottusità, da fargli dimenticare Io stesso peso ciel Ja,voro. » J;J La.briola, com'è costume suo, proprio dei pessimisti, generalizza; ma quello dhe egli dice Yale oertameinto ,per la maggioranza <lc,gli operai impiegati nelle ,grandi incl•ustrie. Ho :;otto gli occhi una raccolta di ,poesie di operai framce&i, ,inglesi, americani, ecc. e tutte ri-petono ,lo stesso lam.ento: il suoccdersi <lelle interminabili giornate, ~a stanchezza che annienta il pensiero, il desiderio cli evasione, da.Ila vita quoi.icliana, lo spavento che dà il pensiero che tutta la vita sarà come quelJa di ieri e di og,gj. Al sistema del lavoro a catena, proprio dei reparti mont:..g,gio, si wno aggiunti i sistemi di fissaziono -clei cottimi che generalizz2.no l'automaticismo del lavoro indrr::.tria,le. Un « operaio di Torino» dà questo esempio del sistema Bcdaux (• Lo Stato Operaio», Parigi, agosto 1933): • lin operaio deve fare UJl1 « raJ)lporto ». Per questa o:perazionc gJi sono da.ti 30 st>condi ed egli deve compierla in due tempi, ])J'irna la s,gruSSatura, poi Ja finitura. Per rare le due O])cra.zioni ro,peraio deve spostare qn,a,Lil'o vo1w il carrello della macchina. Ma, mentre il tornio fa. l'operazione, egli <leYe andare a.Ila pressa e me~tere al pez.zo una boccola. Poi toma aJ tornio, logìie il pezzo e ne mette un altro, prende queHo già tornito e va al tra.pano. Egli fa la,·orare, così, due torni e un Ira.pano e tutti i movimenti ohe egli fa pru· pa.c;sare da una all'altra macchina e prc&,o ognuna di esse sono cronometrati nel modo più rigoroso. Egli non può t.srdarc un minuto secondo perchè altrimenti reca cl.inno agli utensili di perforazione. o di lo.rrut,ura e se questo av\"icne non

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