Camillo Berneri - Il lavoro attraente

- 10 - perchè le tramvie e gli orrmiibus sono grern.iti; e if!llPera il sistema del « lay-off » (sos,pe~ione). Per un infimo errore, ropera,io è sospeso per un giorno, rper due e .a11ciheper quindici giorni. Chiunque perda urn attimo di tempo per bere un sor!>o di ]atte, o IJ)l·ovochi un'osservazione del sorveg-liante, o alzi la voce in una discussione ò • laid-of6 ». iLo si Iticenzia, e lo !>i riprendi! con un salario ridotto. (Nella primavera del 1927 alcune decine di migliaia di operai furono licenziati per ragioni d.i impianto e ria.ssu,nt.i a salario fortemente ridotto). Un operaio si ferisce? E' visitato, medicato e r,imandato al davoro. Si spez;r,a il braccio ,destro? Lo si fa lavorare con il sinistro. Perde le m&ni? Lavora egu1>Jmente. Diventa cieco? C"ò posto anche per i ciechi. Va all'ospedale? Avvita bu:.Joni, nel suo Jetto. Ma se è costretto ad abbandonare il da,·oro, ncn riceve nè salario nè socc<1r!>idi malattia. Soltanto • J'im·alidità totale,, consE>rutiva ad acci'dente di lavoro è indennimata. 11 lavoro è int<-r,so. Gli op.erai sono gomito a ,gomito, nonostante i! pericolo ca1e tale sistiema presenta, J't1i1go il nastro mobile, che scorre notte e giorno. Ognuno fa un movimunto, sempre lo stesso, per otto ore. Tutto funziona a ritmo. Tutto è disposto ,Per ,guadagnare tempo. Nell'officina moderna l'operaio lima i proprii nervi e. il proprio cervello. La noia è l'inevitaibile riflesso del Javoro automatico. Tarde, t1·attando degli effetti patologici della noia, affermava che essa « provoca doi disturbi della cino:azione e cte!Ja nutrizione; sensibilità aJ freddo, sincIYJ)i,diminuzione <li tonicità rolli/colare, inal)'.}petenza, dimaigrMnento ». La stitichez.za cronica <lcJk operaie - affe.rme, il doti. J. Vinoi1on - è frequentemente ,do,"Uta al timore di fare -uso idei g.a.binetti ùurante -le ore di lavoro. E il dott. P. fa.net, nel suo ilihro f:Ulle nevrosi, cita il •caso di una ragazza che costretta ad un Ja.vo1·0monotono cercava sott1,a.rsi alla J1oia con rapidi sguardi nella ;,tracia, attraverso alla fine.stra. Che le era a fianco alla sua sinistra. Poco a poco essa acquistò UJ1 tic nervof,oOche '1e faceva volgere ii capo, costante.mente, a sinistra. Lo stesso J:met cita anche il caso ,di un'altra raga:z.za, che, -costret.ta a ~a,vorare fino a notte tarda, lottando con la &tanchezza, la noia ed i,! son.no, presentò una corea ritmica n!\lla qua.le girava il podi>Odestro e solfieyava. ed abbassa.,·a J'egoJa.rmente iJ IJ)ic<le<destro. Quei movimenti ohe essa ripeteva in ista.to di sonnambulismo, pronunciando a' voce alta: • BisogJ1a lavorare!», corrispondevano a queHi del suo mestiere. Essa che fabbrica.va degii occhi di baimlbola, <10,·eva azionare un tornio manovrando, con i! piede destro, un pedale e girando, con la mano destra, un Y<,lante. Bib1otecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==