Partito repubblicano italiano - Una battaglia che continua

Ma tutto ciò non è ce;rto sufficiente. La Repubblica deve infatti estendere e moltiplicare le grandi riforme di st.ruttura, ossia quelle riforme destinate a combattere la miseria2 l'arretratezza dei ceti popolari, ad eliminare le disparità . di trattamento, a migliorare l'eguaglianza. dei cittadini tutti. La riforma agnuia Tu, caro lettore, avrai sentito parlare della Riforma Agraria che la Repubblica ha iniziato con la cosiddetta leggestralcio. Si tratta di una legge con la quale oltre 750.000 ettari di terra appartenenti a grandi proprietari vengono espro- .. priati ·e assegnati a coltivatori, che dopo un certo numero di anni di godimento, pagando un moderato canone ogni anno, ne diventeranno proprietari. Su queste terre l'Ente Riforma, cioè lo Stato, esegue lavori di scasso e bonifica, costruisce case coloniche, ecc., porta bestiame, macchine, strumenti seleziol}ati in modo che la piccola proprietà nasca eco11omicamente sana, e quindi giovi anche ad aumentare e migliorare la produzione agricola. Ebbene, questa legge è stata fortemente voluta dai repubblicani, i quali chiedono che su questo cammino si prosegua, e cioè non solo che si dia piena e totale esecuzione alla legge stralcio, assegnando le terre espropriate a contadi-ni veri, senza intrufolamenti e imbrogli; ma che si prepari e si realizzi la riforma agraria generale estesa alle zone alle quali la legge-stralcio non è stata applicata (ed evitando i non pochi errori compiuti nell'applicazione della stessa legge stralcio) in modo da creare una massa sempre più vasta di contadini proprietari della terra, tecnicamente assistiti e aiutati per rendere i loro campi sempre più produttivi. Insomma, i repubblicani ,vogliono che per quanto riguarda la terra (che con gli strumenti di lavoro, il bestiame, ecc. rappresenta. il capitale della produzione agricola) si r~alizzi 22

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