Partito repubblicano italiano - Una battaglia che continua

nale, le cui esigenze furono per ottanta anni ignorate dalla monarchia ed eluse dal fascismo (il quale fece solo molte chiacchiere, preferendo però spendere i soldi del popolo italiano in fallimentari imprese... imperiali). Tale opera per migliorare la situazione delle cosiddette «aree depresse», per sviluppare l'economia, per creare lav oro va approfondita, continuata. Ciò costituisce un grande problema nazionale perché il benessere di tutte le regioni d'Italia e la tranquillità sociale sono condizionati dal progresso e dallo sviluppo economico del Mezzogiorno. Allo stesso modo quando i repubblicani hanno sostenuto ed attuato la politica per la « liberalizzazione degli scambi», ossia per eliminare gli ostacoli, i vincoli alla libera importazione ed esportazione dei beni e per ridurre i dazi e le dogane, essi hanno agito in difesa dei consumatori , ossia dei milioni di cittadini ital_iani, i quali sono sempre i primi a sentire le conseguenze cli ogni politica di protezionismo economico che sviluppa i «monopoli», ne aggrava le conseguenze e perpetua le posizi9ni di privilegio. Questi sono esempi di un'azione politica concreta. I r epubblicani sanno quanto ancora sia lunga ed aspra la strada per il progresso sociale, sanno come difficoltà di diversa natura abbiano limitato· i vantaggi e i risultati d ei loro sforzi : il loro impegno però rimane quello di continuare a combat- , tere in prima linea questa essenziale battaglia. La situazione richiede ormai (anche per difendere e incrementare i risultati delle iniziative di cui abbiamo parlato qui sopra) un coordinamento generale dell'azione di politica economica dello Stato. Perciò i repubblicani chiedono che, dopo tanti · rinvii, la prossima legislatura sia dedicata alla r ealizzazione di un piano per lo sviluppo del reddito e dell' occupazione, che è il problema pregiudiziale per costruire una società ordinata e giusta in Italia. Su questo problema (in Italia i disoccupati e i sottooccupati sono ancora due milioni ) si rnisura il senso di responsabilità dei partiti e dei cittadini. 21

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