Partito repubblicano italiano - Una battaglia che continua

Inson1ma i repubblicani sostengono che in una de1nocraz1a ci dev 'essere anche una giustizia tributaria, e chi più ha, più deve contribuire alle spese della collettività, senza strozzare con le imposte i piccoli contribuenti. 1 Una politica economica popolare In secondo luogo, i repubblicani vogliono che tutta la politica economica e sociale dello Stato sia indirizzata verso il soddisfacimento degli essenziali bisogni collettivi e popolari. Lo Stato moderno ha in mano molti strumenti per influire sulla vita economica del Paese. Ebbene, questi strumenti debbono essere adoperati per proteggere gl'interessi fondamentali delle grandi masse, non per salvare gli interessi di gruppi privilegiati. I consumi popolari, per esempio, debbono essere favoriti sempre rispetto a quelli superfluÌ. La costruzione di case per i meno abbienti, per esempio, deve essere favorita e sviluppata grandemente. Nella scelta dei lavori pubblici che lo Stato e i Comuni intraprendono, devono essere sempre tenuti presenti i bisogni più elementari del popolo, invece che le esigenze di prestigio o di bellezza. La civiltà di un popolo - dicono i repubblicani --' non si misura con i grandi monumenti, con le grandi piazze, con i grandi lussi , ma si misura dal numero sempre più grande dei cittadini che possono vivere una vita dignitosa e soddisfare i bisogni essenziali dell'uomo. Questo è il senso vero di tante recenti battaglie politiche del Partito repubblicano. Quando, infatti, i repubblicani si sono impegnati ed hanno ottenuto la costituzione della «Cassa del Mezzogiorno», ossia . lo stanziamento di più di cento miliardi ogni anno da parte dello Stato, destinati ad investimenti nell'Italia del sud, essi hanno inteso operare per il miglioramento delle condizioni di vita del popolo meridio20

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