Partito repubblicano italiano - Una battaglia che continua

una percentuale di tassa sul r eddito individua le tanto più alta quanto più alto è il reddito. Per ottenere questo bisogna diminuire sempre più le imposte indirette (come per esempio quella di consumo, quella sull'entrata, quelle doganali), che gravano in modo quasi eguale per tutti, ricchi e poveri; e in cambio aumentare le imposte dirette che possono essere riscosse in modo progressivo. Poi bisogna rendere sempre più giusto ed effettivo l'accertamento dei redditi (qualche cosa si è già cominciato a fare in questo campo con una riforma che i repubblicani hanno sostenuta) in modo che tutti paghino le imposte dovute senza imboscamenti e senza evasioni. Quando nel pagamento delle imposte non ci saranno disonestà (come purtroppo ancora se ne verificano tante da parte dei più ricchi), potranno essere ridotte le percentuali delle imposte a beneficio specialmente dei medi e piccoli contribuenti, ed accordando sempre maggiori esenzioni ai picco-li redditi, cioè facendo cominciare la tassazione sempre più in alto. A questo proposito, i repubblicani sostengono che anche nel pagamento delle imposte sui redditi prodotti da beni (terreni, case, ecc.) i piccoli redditi devono essere esenti fino a una certa altezza e poi pagare percentuali minori dei grossi redditi. Oggi, invece, chi possiede un ettaro di terra paga la stessa percentuale di chi ne possiede mille. Infine i repubblicani sostengono che la giustizia fiscale dev'essere effettiva; che il contribuente deve potersi difendere con facilità e senza complicazioni se è ingiustamente tassato, e che il suo contrasto con gli Uffici deve essere giudicato come ogni altra causa, cioè da un giudice imparziale. Oggi troppo spesso avviene che i piccoli e medi contribuenti non hanno la forza e la possibilità di difendersi, e finiscono con l'essere tartassati assai più dei grossi, i quali invece sono in grado di ottenere non solo giustizia , ma anche... ingiustizia a loro favore. 19

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