F.A. Gualtiero - Gli interventi dell'Austria nello Stato romano

)( 63 )( l'avvenire; sarebbe però cosa pericolosa ed ingiusta, e quindi di cattiva politica, il pregiudicare questo avvenire. Tali considerazion i ci portano a pat'lare della terza causà che indi· camrno fra quelle che ebbero part~ al perturbamento accaduto neg li Stati Romani. . Prima di tutto però dobbiamo porre innanzi altre considerazioni. Dicemmo essere nella convenienza di tutti gli alleati di fare ogni sforzo per non pregiudicare l'avvenire di questo principio, e riconoscerlo almeno in quelle parti che si potrà senza treppo grave pericolo nelle presenti emergenze. E invero la politica trad izionale francese troverà un'ampia soddisfazione nell 'assicurare l' indipendenza ed il buon ordinamento degli Statt Itali ani non soggetti all 'Austria , assicurando in tal modo dt porre un argine perpetuo a quella influenza eh~ col mezzo di tanti sacrifìcj la Francia ha voluto mai sempre combattere in ltalin.. L'Inghilterra poi non può perdere di mtra che come il Mediterraneo diventa ogni giorno più H cuore dell'Occidente, è di suo supremo intere~se il vedere la più gran parte delle cos te bagnate da quel mm·e, e speetalmen te l'Italia che e nel bel centro del medesimo, in mani amiche. La maggiO!' forza, anzi tutto l'avvenire della civiltà occidentale sta in riunire in un sol fascio d'interessi comuni e di civiltà comune le nazioni bagnate da questo mare. L' avviamento deila Turchia verso le riforme , è un pas~o di più verso questo avvenire, come lo è il consolidamento della libertà Spagnuola, come lo è l'assicurazione della libertà Piemontese. 1\ia questa appunto non potrebùe considerarsi sicura veramente) s6 cessate le cagioni dell'alleanza col cessare la guerra, resti quel Governo abbandonato non solo alle ire del potente vkino , ma a tut ti gl'intrighi e a tutte le lotte continue e segrete degli altri Stati diversamente ordinati dal medesimo, dipendenti indirettamente daH'Austria, e gelosi del suo ben essere e della valida propaganda del suo esempio. Il Piemonte sa benissimo che le assi cur::~zioni a lui date e le garanzie di sicurezza a suo favore stipulate diventerebbero vane ed illusorie, se viene abbandonato allo stato che preesisteva all'alleanza: stato di pace apparente, ma di lotta quotidiana, accanita e passionata. Siamo quindi convinti che nè il Piemonte potrà accettare di tornare quietamente a tale posizione , nè l'Europa occidentale vorrà rendere in tal modo illusorj gl'impegni contr::~tti col Piemonte stesso che adempì i suoi con tnnta lealtà e fermezza. Non ignorano certo gli uomini di Stato del Piemonte come H terribile disinganno delle altre province itali ane nuocerebbe ami al suo influsso, e seemerebbe la sua forza morale , e alienerebbe da lui tanta parte dell'opinione Italiana. Non dubiteranno .gl'Italiani della lealtà de' suoi sforzi; ma se ques ti non fossero coronati da felice successo, lo scoraggimento s' im-

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