F.A. Gualtiero - Gli interventi dell'Austria nello Stato romano

)( .61 )( tutte le parti d' Italia, che veramente verso lui si leva fidente e concorde, calcò le orme gloriose del suo genitore e ci diè occasione e modo di fare udire la nostra voce tante volte repressa , e apri i fwstri cuori, serrati dal dolore delle recenti sciagure ) a nuove e più belle speranze. E voi, o Conte, che già sì nobi1mente a viso ape1·to vi sollevaste a primo libero difensore dell'Italia nel Consesso delle Nazioni, e che incoraggiato dalle testimonianze di adesione e di gratitudine che da ogni parte della Penisola vi pervennero , perseveraste così nobilmente nella percorsa via, non v'arrestate lìnchè non siate giunto a gloriosa meta. Vincitori o vinti, se la questione dall'aule de' Congressi è tradotta sul campo delle battaglie, gl' Italiani non dimenticheranno questo nobile ed ardito tentativo ; e se la sospirata Indipendenza della Nazione ne sarà il frutto , ne avrete in premio una ·delle più gloriose pagine della nostra storia. In ogni modo potrete altamente proclamare che anche le province Romane, dimentiche dei loro privati dolori , riconoscono altamente una esserne la cagione precipua, l' influsso Austriaco; uno il rimedio, la cessazione di ogni dominazione Austriaca. Da questo suolo del Lazio sorgeva contro Cartagine un grjdo che doveva essere fondamento alla grandezza fn tura di Roma, perchè levato altamente , e con costanza ripetuto' e rinnovato sino al suo completo compimento. Questo grido si leva e si npete ancor oggi e si ripeterà costantemente, perchè in esso solo la nostra salute, il miglioramento ai nostri mali , e la nostra fortuna consiste , grido che levano concordi Lutti i popoli Italiani, DELENDA CARTHAGO. . Gradite, o Conte , i sensi della mià devota osservanza. F.-A. GUALTERIO.

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