F.A. Gualtiero - Gli interventi dell'Austria nello Stato romano

)( 42 )( ignorati o dimenticati. E questo fatto non deve andar perdo lo. Gli errori dei principi c dei popoli Italiani ebbero egualmente consiglieri ed aiutatori Viennesi. Da un lato i circoli c le segrete congreghe ebbero nel loro seno fra gli eccitatori più furibonéli Austri3ci anche militari con vesti mutate, fra i quali basti il ricordare il Solera a Firenze , fattosi capo della guardia municipale, sostegno della rivoluzione, e quindi andato incontro agli Austriaci, e in mezzo a loro come a compagni d'arme r ientrato; dall' altro la diplomazia Austriaca ingannando i popoli dello Stato che nella massima parte (tulli cioè, meno Roma) non cran.o insorti, o la Francia nella persona del suo ambasciatore, conduceva il Papa a Gaeta, trallenendovclo senza precedenti accordi, e ordinava più tardi al Granduca di Toscana la partenza dal Granducato, onde precipitare anche questo nella rivoluzione. Anche di ·quei gi0rni funesti che ci trassero addosso tanti rimproveri dell' Europa, siamo adunque debitori all' Nustria. E questa per tal rnodo preparava al Piemonte una seconda campagna più funesta, resa da lei indispensabile e con gli aiutati eccitamenti) e con le tergiversazioni diplomatiche, con 1c quali cercò d'impedire perfino che si potesse aùunare il è'ongresso di Bruxelles, nel quale volevano le potenze mediatrici, Francia e Inghilterra, negoziare la pace. l\Ia pace non conveniva all'Austria in quello stato di cose, perchè gli Stati Italiani ne sarebbero useiti inclipendenli, e quindi mal ferma la sua dominazione anche sulla Lombardia riconquis lala, e percbè non avrebbe potuto avere occasione eli nuovi interventi, e con questi di fare nell'Italia centrale una restaurazione quale a lei conveniva, una restaurazione che le conservas3e non solo usurpazioni da lei fatte dopo il 1815 , ma che le desse opportunità ad annullare completamente l' indipendenza dell' Italia centrale e assorbirla moralmente, e così pa-

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==