F.A. Gualtiero - Gli interventi dell'Austria nello Stato romano

)( 29 )( » rantir au pays ses concessions. Ne nous fai sons pas ,, ù'illusions l Rome est toujours Rome. Tant que vous >> serez en Halie , c'es t bon. Mais après? Des véril ables >> garanties constitu tionnelles directes, positives , vous » en voudrez, et vous ne pourrez pas en obtenir. Le » Papene voudra pas,I'Autriche non plus.)) (1) Quell'esimio intelletto di Pell egrino Rossi non s' ingannava. E noi di una vera melanconia ci sentiamo compresi nel leggere in queste amare parole quasi un presentimento della sua fine: presentimento che di nuovo si affacciava al suo spirito allorchè assumeva sedici anni dopo le redini del governo Romano. (2) Conciossiachè nella lettera che egli scriveva il10 Settembre 1848 da Roma al nostro amico Vincenzo Salvagnoli , prorompeva in queste amare parole: « Ho adunque aderito ai desiderj di Sua Santitéi. >> Resto llaliano, ma a Roma , e con la speranza che )) l' opera mia non 3ia per riuscire inutile all'Italia e alle >> nuove sue istituzioni- Sar à, panni , un gran fatto e >> utile a tutti , se seconùando i voti dell' illuslre Ponte- >> fice , posso contribuire a raffermarle, e rcnderle effi- )) caci nello Stato Pontificio. So a qual difficile impresa » io m' accinga; so che troverò ostacoli e impedimenti >> pur là dove dovrei trovare incoraggiamento eò aiuto. » Farò nientedimeno quanto io potrò per sodisfare la » mia coscienza d'uomo, di cittadino e d'Italiano, lascian- >> do , come ho sempre faLlo , agitarsi c schi amazzare a 1• senno loro i tristi ed i slolti. AcT1e segno han condolle (l ) Guizot, Mémoires etc, vol. IT , pièce historique Xl. (2) Può dirsi veramente chr nel tPnla tivo che t>gli fece di fondare in Roma il regno della libertà, ebi.Je un nobile c coraggioso concello. Ed in questo solo senso può dirsi vera la parola che fu scrilla sul suo sepo lcro, che allrimenti interpetrata sarebbe un'ingiuria. ,< Causnm opLimam elPgi ; ideo miserebitur Deus )) •

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