Achille Gennarelli - Sopra un'allocuzione e una lettera enciclica di Sua santità

.... ' l lerono per ben otto secoli i Romani Pontefici , hcnchè sudditi, gover~re la Chiesa , c fino alle ultime estremità del Mondo allor cognito stenderne, e dilatarne i confini. A quasi tutta l' Europa dettava leggi un sol uomo , e non si curava di nascondere o di coprire almeno la sua sfrenata ambizione , c la mira di , rirlurla tutta sotlo il suo Dominio. Conteneva allora l' Impero Francese oltre la Francia ]e provincie Bclgiehc conquistate sulla Casa d'Austria, quella gran porzione dell'antica Gallia, riunita poi all'Impero Alemanno , che dalle frontiere del Belgio si estende fino al Reno , ed un gran territorio ancora di qua da quel tìume sino alle sponde del mar Germanico; conteneva varie Provincie d'Italia , e lo stesso Regno Italico poteva considerarsi come una Provincia dell'Impero Franf·esc , dipendendo dallo stesso Sovrano. Potevan parimenti considerarsi come sue Provincie i Regni di Spagna , di Olanda , di Napoli e di Vcstfalia, dove occupavano i Troni Principi da Napoleone dichiarati gran Dignitarj dell'Impero Francese, suoi Luogotenenti generali d'armata, c ad og·ni suo cenno sommessi cd ubbidienti. Si aggiungevano a tanta vastità di tet-ritorio gli Stati dc' Principi della Confederazione del Reno, che come i Dejotari , gli Agrippa c gli Ariobarzani al tempo del Senato Romano e dei primi Cesari , erano stati del titolo di Re e di Gran-Duchi decorati da Napoleone, il quale con un sol decreto poteva facilmente farli scendere da quc' Troni, c formare dei loro stati altrettante provincie dell'Impero. Tutto dunque annunziava l' innalzamcnto di una grande :Monarchia, che avrebbe fatto sparire, c in parte avea g i:-'t fatto, quella moltiplicità di Regni c di Principati , che al dir di Bossuet rendono quasi incompatibile la sudditanza dei Papi col Governo dcJla Chiesa Uni-

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