Achille Gennarelli - Sopra un'allocuzione e una lettera enciclica di Sua santità

-76prelato mi faceva talvolta nascere m capo idee e pensieri , che indebolivano di mollo la speranza da mc concepita di veder presto risorgere il Governo temporale de' Papi. Il discorso di quell'Uomo celebre, ripetuto poi dal Fleury e dal Presidente Hainault , in sostanza vuol questo significare: Che essendo caduto i' antico Impero Romano , che comprendeva nei suoi Yasti limiti ·quasi tutte le N azioni le quali avevano abbracciato ii Cristianesimo , ed essendosi nella sua caduta , e dalle diverse provincie formati nuovi Regni e Governi spesso tra loro nemici e sempre l' un dell'altro gelosi , i Papi sudditi di una di queste Potenze, e per la soverchia· influenza de' proprj Sovrani , c per l' inevitabile gelosia e diffidenza degli allri , non avrebbero potuto liberamente e colla dovuta imparzialità l'apostolico loro Ministero esercitare; che però la Divina Providenza aveva disposto, che la Chiesa Romana acquistasse un temporale dominio, affinchè: indépendant dans son Chef de toutes les puissances temporelles (1) : potesse tenere in mano drilta la bilancia. Questo discorso di Bossuet, in poche parole soltanto accennalo , è molto sensato c degno di lui , ma le circostanze de' tempi e l' avviamento degli affari Europei nel tempo della mia prigionia mi suscitavano in mente un altro pensiere, che brevemente vi spiego. Vedeva, che le vicende politiche d' Europa annunziavano una grande rivoluzione , e pareva , che Ja Providenza preparasse le strade all' inalzamento di un'altra grande Monarchìa, che , o gareggiasse , o superasse anche in vastità di territorio e in grandèzza di potenza l'antico Impero Romano, sotto il quale po- (4) Indipendente nel suo Capo da tutte le Potenze tem7JOrali .

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