Achille Gennarelli - Sopra un'allocuzione e una lettera enciclica di Sua santità

- 6t ·- umano nel cammino a lui segnato dalla Provvidenza. Pensi dunque che l' andare più oltre sarebbe troppo , e gli basti il male già f~tto al Pontificato Romano. IL meglio che gli rimanga a fare, sarebbe il · ritirarsi dal mondo c andare in un ricovero di seni del Signore , per piangere c dimandare perdono a Dio fr (\ la polvere , le lacrime, ed i cilizii, di tante cnormezze , di tante sciagure di cui fu cagione. Nel metter fine al mio ragionamento, debbo ricordare che se gli atti di quest' ultimo decennio banno potuto scandalizzare la terra , si potrebbe opporre che migliori ministri avrebbero la forza di mutar faccia aJie cose, e render mite un governo che Gnora aveva destato ribrezzo per la immanità , per la negazione della giustizia. Ed io risponderò che il Governo pontificio è impossibile, non per i fatti consumati~ ma per le dottrine che professa e che ha dichiarato immuta.. bili , e che SODO : n non poter fare la guerra. Il riguardare come patrimoniale della S. Sede lo Stato romano. Il diritto di violare il domicilio e la famiglia . Il dichiarare delitto la libertà della stampa. H condannare la libertà dei culti. La teoria della ineguaglianza innanzi alla legge, per 1 privilcgii del foro e del clero. La facoltà di delegare il dritto di grazia e giustizia, come fu fatto verso gli Austriaci. II privilegio dell'insegnamento , come diritto ecclesiastico. Il S. Uf!ìzio. , Queste teorie sono ripudiate da tutto il mondo civile , c per applicarle non bisogna che supporre un popolo di razza inferiore , e condannato ab eterno a

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