Achille Gennarelli - Sopra un'allocuzione e una lettera enciclica di Sua santità

-57lo ; dimostrazione parlante che la Corte di Roma non avendo un diritto per la volontà nazionale , violava la ragione dei popoli con la forza comprala delle armi. Questo risponde abbastanza a~che a quell'asserzione, che in Bologna s' applaudisse al governo pontificio quando si sostituiva il suo stemma con quello dell'Italia ! A tal segno d' iniquità ed impudenza vennero gli scellerati ardimenti dei ribelli , che non potendo il nos tro legato impedire tante malvaggità, mosse a Ferrara. Le nefandezze di Bologna, con gli stessi colpevoli modi, da uomini scellerati vennero operate in Ravenna , Perugia ed altrove , sperando che le milizie non potessero resistere alla loro audacia , al loro furore : ma qui pure i faziosi, conculcata l'autorità di ogni legge divina cd umana commossero atti di fellonia e di violenza, illegittimi e sacrilegh'i. Non è questo lo stile che si doveva prestare al Servo dei Servi del Signore ; al ministro di una religione di mitezza e di pace. Quello poi che è rivoltante , calunnioso , indegno, sta nell'arte con la quale si cerca di ingannare il mondo cattolico sugli intendimenti irreligiosi degli Stati Romani; e qui abbiamo bisogno di protestare altamente contro la turpe opera del cardinale Antonelli. Il cardinale Antonelli, volendo sollevare il cattolic ismo contro gl' Italiani, fa dire al Papa che i nemici òel dominio temporale della Santa Sede cercano di deprime?·e ed abbattere la dignità e la maestà della Sede apostolica e del Romano Pontefice , per più liberamente danneggiare e fare aspra guerra alla Santis.f;ima religione, e questa religione medesima, se fosse possibile, atter- 'rare del tutto. È qui ben manifesto che si cerca di prendere al laccio il caUolicisrno , e di far credere irrcligione ciò che è patriottismo. La r eligione non corre

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