Achille Gennarelli - Sopra un'allocuzione e una lettera enciclica di Sua santità

- 36minorità sociale ; mentre ciò che avvenne a Bologna si chiama insurrezione di un popolo che, usando di un dritto eterno, immutabile, dichiara che non vuoi più una forma di governo ed un principe che mal governò ; e si ordina a trovarne un altro che meglio corri- ~ponda ai suoi bisogni. Questo è il dritto delle genti , che può non essere conosciuto e rispettato a Sonnino e nelle vicine foreste , ma che è principio fondamentale . della filosofia , accettato da tullo il mondo civile. Il l1apa è uomo, è principe, è vicario di Cristo. Come tlomo è soggetto ad errare; come principe dipende dai popoli i quali non hanno sopra di sè che Dio ; come rappresentante di Dio nelle cose dogmatiche è rispettabile, inviolabile. Non è padrone nè degli uomini, nè dei popoli ; nè v'ha nello stato romano un dritto pubblico diverso da quello degli altri paesi. Seguitiamo ad ammirare lo stile poco edificante di tali documenti. In questa iniqua congiura ( si ripete ) i congiurati più segnalati per audacia , rilasciato ogni freno all' iniquità , .tolte le armi pontifice , inalzarono il vessillo della ribellione, con fremito degli onesti cittadini , i quali non si arrestavano punto 'di riprovare sì gran delitto. Qui diremo ; che il vessillo della ribellione era Ja Landiera italiana , esprimente la nazione alla quale appartengono i cittadini degli Stati Romani , cd il desiderio che hanno della sua gloria; la quale sta nella unione delle forze universali. Il far dire ad un Papa ·che il desiderio di essere una nazione , che l'amore della patria è un delitto , non può essere che soggelto di scandalo all' universo. Sapete voi, signor cardinale, qual sia un fatto veramente scandaloso? È l'aver tenuto per di eci anni un'armata austriaca a comprimere ì sudditi romani , contro tutte le dottrine dell' evangc-

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