Achille Gennarelli - Sopra un'allocuzione e una lettera enciclica di Sua santità

43 - appena dal gabinetto orleauese i1 principio del non intervento, tutte le città dello Stato , da Bologna a Civi ta Castellana alzarono la tricolore bandiera c rinnegarono la Corte di Roma. Noq fu rivoluzione, fu dissoluzione generale , e niuno volle combattere per difesa dell'antico Governo. Armale straniere vcrmero a soffocare con la forza la libertà, e la Curia Romana tornò a regnare col dritto che danno le bajonette, riserbando allo scherno le ammonizioni dei governi illuminati e liberali d'Europa. Deplorabile situazione di un Minis tro del Signore l Nel 184.6 fu assunto a1la Sede di S. Pietro un Papa che parve volere essere anche principe italiano, e mettersi in cammino col progresso della società. Delle sue lodi fu pieno il mondo , tutti i suoi sudditi lo adorarono , lo esaltarono nell' ebbrezza : se non che in mezzo ai suoi trionfi, l'Austria lo arrestò; e il Cardinale Antonelli che fu il suo vampiro e lo è ancora, si cacciò nel Vaticano e nel Quirinale, e disse - la mia casa è qui - e fattosi ivi un nido nuovo, e ricevute da Vienna tutte le istruzioni , ed il programma per la futura riazione, mise il Pontefi ce in contradizione con se stesso per distruggerne la fama e il prestigio , lo circondò di inganni con arti da r estarne umiliato Lucifero, e compì l'opera promessa alla casa d'Asburgo. Venne l'enciclica del 29 apri le dopo la lettera all'Imperator d'Austria; l'ira dei sudditi si accese in presenza alle rinnegazioni; successe la fuga a Gae ta; la rivoluzione generale nello stato; le proteste di TUTTI i M unici pii contro il regno clericale; il suffragio universale che levò dal principato il Papa; la guerra, e il sangue perché il Pontefice tornasse Re. La violazione di tutte le leggi dell' ttmanità fu il ·concetto del Card inalc A ntonelli, che compì opere nefande, feroci, come dimostreremo con un libro, che succederà immediatamente a

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==