Achille Gennarelli - Sopra un'allocuzione e una lettera enciclica di Sua santità

• 26 - testimone della sua libertà d'azione, e che i cattoJici tulti ne avessero garanzia materiale. Quale garanzia potrebbe esser questa: che ogni stato cattolico fornisse a Sua Santità venti guardie d'onore, come segno di riverenza al Pontificato , e come testimonio della pienezza della libertà goduta dal rappresentante di Dio in terra. Cosi la reggia verrebbe assegnata ed assicurata al Pontefice dal mondo cattolico , il mondo cattolico starebbe a guardia del Pontefice , e questi , non soprafl'ato dalle cure di principe. attenderebbe a provvedere agli interessi, al progresso, alla gloria del cristianesimo , senza che alcuno venisse a turbarlo. Le sue rendite materiali, le sue ricchezze sarebbero eguali , c come se egli fosse ancora principe temporale, perchè a ciò provvederebbe largamente l' Italia. Il prestigio del Pontefice, il rispetto di cui lo circonderebbe il mondo, sarebbe immcitsamentc maggiore; la sua forza morale acquisterebbe proporzioni straordinarie , essendo verissimo ciù che disse ultimamente Napoleone III, che, non le sterili conquiste, ma la morale potenza forma ai tempi nostri la grandezza degli uomini. So bene che potrà riputarsi temerario per un laico, parlando di un papa' fare certe osservazioni ; ma pure' trattandosi d'interessi così grandi ed universali, mi permetterò un ultima osservazione. Quando il papa provvede all' amministrazione d' un dominio temporale, dello Stato Romano ( il quale, governato fuori del dritto delle genti è in continue agitazioni , cd ha meslim·i di lunghissime e gravissime cure del principe ) , egli usurpa agli interessi universali della religione il tempo che deve dedicare allo stato. Il pontefice ha spirituale giurisdizione su duecento milioni di figli ai quali deve pensare ugualmente ; e non entra nelle ragioni della giustizia che per i temporali interessi

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