Achille Gennarelli - Sopra un'allocuzione e una lettera enciclica di Sua santità

-20no scudo a pretese temporali la Chiesa crede sul serio che sieno veramente efficaci , che coloro che ne sono t'Olpiti escano dal grembo del cattolicismo? Nò, non lo crede ed è storico. E per vero : il rcame delle Due Sir ili c è, srcondo le dottrine romane , di domini o diretto della S. Sede, conceduto solamente in feudo alle i~uniglic rea li d i Napoli . Ma i monarchi delle Due Sicilic respingono questa dottrina , regnano c non pagano il (ributo. Sono essi segnati d'anatema ? Nò, ed i~ tanto certo che, cento volte Pio Nono abb:t;acciò nell' rffusione Ferdinando II, che egli appellava degno discendente di S. Luigi, e del quale fece ultimamente il pancgiri co nel Vaticano. I duchi di Parma c di Modena, conccssionarii di feudì o stati, uon l1auno acc:cllato le teori e della Curia romana , n è la supremazia ponti fi cia; c pure nell'allocuzione che esaminiamo fu rono clal Pontefice chiamati legittimi princip i. Se fossero scomuni cati, non potrebbero essere legittimi principi. L' impcrator d' Ausll·ia usurpò una parte del Ferrarese; c nelle Romagne, a dispetto delle proteste c dei reclami del governo papale, esercitò sempre giuri sdizione civ ile e militare, e fece fucilare preti e laici: e pure il conci lio di Tr ento non è per lui. Ancora. I principi della casa Borbonica, quelli della fami glia d' Orlcans, c i Bouaparte regnarono e regnano in Avignone, e nelle altre terre pontilì cic in Francia; c pure non erano colpiti tl' anatema i primi, non lo i! Napoleone III. Tutti i Sovrani presenti al congresso di Vienna stabilirono un dri ltù nuovissimo , senza ricordarsi neppure di questa vcn tiduesima sessione del Conci lio tridenti no; nè il cardinale Consalvi la sottopose alla considerazione dri di - plomatici distribuenti i troni per non .eccitare in essi un'ilarità , che non poteva piacere ad un cardinale. E pure non furono di visi dal grembo della C: h i e.sa.

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