Petr Kropotkin - L'agricoltura

3vora da mane a sera per giungere a riposare su un canile, a sfamarsi con un pane tiglioso e qualche acidula ~evanda. Si scorge, in una parola « la belva sclvpggia », descritta çla La Bruyère. ' E per quest'uomo, legato alla miseria, s'accenna ad alleggerire l'imposta o la ren_dita. ì\Ia nessuno osa farsi concetto d'un agricoltore tomato in(inc alla dignità d'uomo, avente i s·uoi agi e producente - iri poche ore al giorno - di che nutrire, non la sua famiglia sola., ma cento persone in di più, a poco dire. Una parte dei socialisti, nella migliore delle loro ipotesi, non aspirano che alla grande coltivazione americana, la quale, in fondo, è appena l'jnfanzia dell'arte. · L'agricoltore al dì d'oggi ha idee più va.ste, _concetti. grandiosi assai: Non domanda che una frazione d'ettari -per produrre abbondante il nutrimento ve-' getale di una famiglia; al ma-qtenimento di venticinque bestie a corna basta lo spazio riservato per l'addietro al mantenimento di una' sola; gli si lasci condi~ionci1·e il suòlo, scaldare l'aTia e la terra intorno alla giovan~ pianta e sfidare clima e stagioni, e. produrrà infine sullo· spazio di un ettaro quanto prima non si giungeva a raccogliei·e su cinquanta ettari, e ciò senza eccessiva fatica, con molto minor lavoro. Egli p:·etende che la nutrizione ge~eralc sarà assicurata -col dare aua· coltivazione canipestrc quell'opera. sola cui ciascuno si adatta con piacere, con gioia. · Tale la tendenza att.uale d~Ji'ag1:ic~ltura. Mentre i dotti,· sotto la gu{da di Liebig·, il èrea- . tore della teoria chimica dell'agricoltura, fallivano

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