Petr Kropotkin - L'agricoltura

.. ,....................... , .. , ..., .......... ~ .. - ...................... -, ........ - ..•,_._.,, ............................ ty...,•-rnu··~ ..... , .... , .... ..................... --- - ---· - t3 - III. Abbiamo visto in che modo i tre milioni e mezzo di abitanti cli due Dipartimenti troverebbero ampiamente il pane necessario col coltivare appena il terzo del loro territorio. Passiamo ora al bestiame. Gli inglesi. forti mangiatori di carne, ne consumano in media un po' meno di 100 chilogrammi per ogni individuo adulto e per anno; supposto che tutte le carni impiegate siano di bue, ciò importa un po' meno di un terzo di bue. Un· bue per anno per '3inque persone (i bimbi compresi), forma già una razione sufficiente. Una popolazione di tre milioni e mezzo d'individui consumerebbe adunqae annualmente 700,000 capi di bestiame. Ebbene, al dì d'oggi, col sistema del pascolo è d'uopo, a poco dire, di riservare due milioni di ettari al m1mtenimento di 660,000 capi di bestiame .. Eppure, con prati mediocremente il'rigati con acqua di sorgenti' (quali, si fecero recentemente su parecchie migliaia di ettari nel Sud-Ovest della Francia) bastano già 500,000 ettari. M:a colla coltivazione intensiva, seminando la barbabietola e servendosene come alimento, non occorre più chè un quarto di tale spazio, cioè 125,000 ettari. Ma se si ricorre al mais e, come fanno gli arabi, si adotta la sua custodia nel silo, ossia -nel suolo scavato, si ottiene tutto il foraggio necessario sovra una superficie di 88,000 ettari. · . Nei pressi di Milano, ove le acque delle fogne sono utilizzate all'irrigazione dei prati, sovra una superficie di 9,000 ettari si mantengono da 4 a 6 bestie a corna per ogni ettaro; e sovra alcuni appezzamenti fecondissimi, si giunse a l'accogUere Bibl utecc Gino 81ap~

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