L.N. Geoffroy-Chateau - Sei mesi d'agitazione rivoluzionaria in Italia

- o9se ire , come pur troppo avvenne , ad un fine funesto. Volle il destino d. Italia che il Gioberti trovasse due forti ostacoli nel Re e nella Camera Non è questo il tempo di mostrarsi severi còntro l'infortunio di un Re degno di mig1ior tempo e di miglior fato, ma bisogna pur dirlo Carlo Alberto non sostenendo in questa occasione il Gioberti, ha commesso un errore fatale. Quando 1' assemblea democratica si è voltata contro al Ministro, e con questo ha mostrato d'intenderseta troppo bene co' demagoghi di Firenze e di Roma, Carlo Alberto non vide in quel fatto il pericolo del suo trono? Poteva dubitare un istante da qual parte si ritrovassero i veri suoi amici? Doveva copiare la condotta del Granduca di Toscana? Il Re del Piemonte si è trovato allora alla medesima situazione de! Re di Prussia nel mese di novembre passato. La Camera attuale, nata da un errore e da un intrigo ben noto, non era più l'espressione del paese. Avendo dalla sua 1' opinione di tutto un popolo espressa da 26,000 firme fatte in Torino in sole 24 ore, sicuro dell'armata malcontenta da qualche tempo d1_3gli avvocati, Carlo Alberto doveva tentare il colpo di stato che si bene riuscì a Federigo Guglielmo. Sarebbe stato fatto un nuovo gabinetto nel quale il Gioberti avrebbe scelto uomini come il Balbo iJ Pareto e l' Azeglio i quali hanno dato tante e sì splendide prove del loro liberalismo ~ e sono per le loro opinioni ben conosciute il nodo d' unione fra il medio ceto e la nobiltà: questo gabinetto ma-. /

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