L.N. Geoffroy-Chateau - Sei mesi d'agitazione rivoluzionaria in Italia

- ~3considerazione che gli si conve_niva per J' ingegno , per la crescente cultura ed anche per la ricchezza. Emancipato, per dir così, dalla costituzione di Ca rio Alberto. cammina da un anno in qua a testa alta , come un colleeiale reso ad un tratto alla libertà: parla dell'i - stituzioni nuove come di una sua conquista, e guai se le tema o creda di doverle temere minacciate ! Se la piglia colla nobiltà, e nei circoli e nei caffè la combatte in mille maniere. Così il ministero Democratico che in verità non significava niente in Toscana, aveva un significato vero in Piemonte. Noi non vogliamo dire per questo che il medio ceto sia quivi in massa repubblicano: ci pare astioso dei nobili, non sicuro del Clero, teme che le due classi privilegiate non riprendano un gi0rno o l'altro l'antica influenza per ristringere ed~anche togliere affatto le garanzie costituzionali. Nella prima camera dei Deputati, nelPestate passata gli Avvocati non eran troppi. Il centn> e la diritta occupavansi dai Nobili e dai Possidenti tutti conservatori. Gli avvocati peraltro supplirono al numero coll'audacia e l'attività e s~agitarono tanto da mettere in mala voce il ministero Pinelli. Il rimprovero che gli facevano principalmente era quello di aver accettato l' armistizio Salasco e di non volere attaccar di nuovo la guerra. Era il tasto medesimo che rendeva tuono sì gradito (18) ai Democratici di Firenze (18) La guerra dell'indipendenza fu il pretesto ai moti di J..ivorno del gennaio, e a quegli degli ultimi ago-

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