L.N. Geoffroy-Chateau - Sei mesi d'agitazione rivoluzionaria in Italia

-52III. Crise Ministeriale a Torino - Caduta del Gioberti Questi due fatti dovevano produrre un gran cangiamento io Piemonte. Anche quì erasi prociS}mato il ministero democratico; e quantunque la Giovane Italia non vi avesse trovato il terreo morbido come in 'foscana. pure v')aveva messo parecchie radici. Trovava, è ben vero , una monarchia fortemente costituita, affelli e tradizioni regie radicale profondamente, e soprattutto un'armata r.he non aveva la virtù di fraternizzare alla prima coi sussurratori di piazza : ma un appoggio validissimo non Je mancava nella cavillosa stirpe degli avvocati , Ja quale non male si assomiglierebbe al Terzo stato di Francia nel 1789. Oppresso infatti e soggetto ai privilegi della nobiltà , il ceto medio in Piemonte non aveva fino a quel tempo · nello stato quella dall' Elba se per avventura vi si riparasse. Questa perfidia degli spet·giuri ministri fulminavasi dal Gioberti nel discorso proemiale del Sag(liatore. Ma che? Con esempio inaudito i triumviri toscani rispondono ad un giornale con un atto governativo inserito nel foglio officiale il17 marzo (V. Monit. Tosc. n. 73.) dichiarando solennemente che Dio ha punito Vincenzo Gioberti non degno sacerdote col privarlo dellt uso della ragione!!

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