L.N. Geoffroy-Chateau - Sei mesi d'agitazione rivoluzionaria in Italia

....... tM.- italiano facevagli questo ep;taffio: Il Conte Mamiani è caduto, e per buona fortuua dell'Italia ha perduto tutto il prestigio d'una reputazione usurpata che aveva potuto abbacinare il popolo romano in un momento solenne. Noi avdvnmo preveduto questo bel resultato fin da quando sapemmo l'inalzamento suo t~ di Sterhinì. Ma miani e Sterbini passano nella falange dei liberali rinnegati. Noi non conosci ;' mo maggior Oagelfo di questo per l'Italia risorta: o1a la rivoluzione è come il \lento che separa il buon grano dal logJio. La caduta dunque di questi due dottrinarii ambiziosi è una fortuna pel popolo Romano e l'Italia. Speriamo adesso che dal popolo si leverà un novello Gedeone e un Tribuno potente che dalla cima del Campidoglio faccia appello alla Italia, una voce ispirata che rinnuovi le antiche maraviglie e faccia vedere al mondo che Italia . ' VI e .... Tutti e due i rinneg~ti, si fieramente attaccati in questa biblica diatriba, non caddero. Sterbini trovò grazia fra i circolanti romani e venne ribenedetto. Che più P Fu creduto degno pur anche di esser messo nel ministero dalla Giunta su· prema. Per il Gedeone profetizzato i tempi non erano anco maturi. Stava sempr~ dietro la scena e mandava avanti i Discepoli per isp;anargli la strada. Era una coorte di due o tre cento agitatori ben noti che andavano come una compagnia d'Istrioni in questa e in quélla città a mettere ·il campo a baccano, a fonrlar circoli democralic~ i • a far le solite prediche demagogiche. Quei medesimi patriotti colla penna al cappello che si eran )

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