L.N. Geoffroy-Chateau - Sei mesi d'agitazione rivoluzionaria in Italia

-43quelle lettere è diretta ai suoi elettori. l'altra al Pontefice. Si ricava da quella lettera che il Mamiaoi oon ebbe mai l'intenzione di detronizzare Pio IX, ma che ha lasciato prender tal piega agli avvenimenti da renderoe inevitabile la caduta. A che dunque i lameoli e le apologie? Mamiani è rimasto sempre, come confessa, costituzionale e partigiano della unione federale degli Stati Italiani; ha lasciato il potere quando ha visto mettere in ballo la costituente unitaria che è quanto dire la repubblica. Ma non è men vero pertanto che egli è venuto a Roma da Genova dopo l'assassinin del Rossi, ne ha occupato il seggio ancor sanguinoso, non guardando per nulla alla protesta di Pio IX a Gaeta per la quale tnvalidava quanto si era in Roma operato dopo il 16 di novembre. Mamiani si era ingolfato nella rivoluzione. Se voleva salvare il Sovrano come eg1i ha detto, perchè non ha fatto come il Rosminì astenendosi da pigliare in questo affare disgraziato la minima parte? Perchè non è andato a Gaeta co'suoi amici per opporsi il più che poteva ai retrogradi che circondavano P1o IX e che gli hanno datd consigli tanto funesti ? E come mai non vedeva il graod'appog· gio che egli daf;t alla insurrezione restando a Roma, e il comodo grande che faceva ai Mazziniani spianando la strada col Ministero suo demor.ratico alla Repubblir. t~ P Quando ~Iamiani aveva servito allo scopo loro era facile il mandarlo via colle buone o colle cattive. Infatti non eran passate ancora sei settimane che il Mamiani cascava da tutte le parti, ed un giornale

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