L.N. Geoffroy-Chateau - Sei mesi d'agitazione rivoluzionaria in Italia

-41quella gli ebbe bravamente cacciati. Col medesimo accorgimento si è levato d'intorno i suoi complici Ìncarirandng1i rli qua~che missione all'estero. Que~tn Cromwel in diriotte~i mo ba sicuramente ingegno. ed ha un ralore politico superiore d'assai al collega suo M-.ontanelli. Il quale affettando unil religione mollo ardente ai principii spiega le sue idee democratiche sino all'ultima. conseguenza. Dop0 le .sue lodi smaccate a Pio IX dopo la sua venrrazione eccessiva a questo gran nome, ha potuto ad un trallo far alleanza colle scuole anti-cattolica del Mazzin i subito che ha mostrato d' accorgersi che il papato poneva un ostacolo all'unitarismo. E impossibile che il Montanelli con simili disegni benchè noo palesati completamente, abbia potuto accettare in buona fede un portafoglio dal Principe. Non vogliamo dall'altro canto asserire che l' intenzion del Guerrétzzi non fosse di restar fedele al Granduc:t, perch~ doveva veder benissi mo <>h e l' un ione deHa Toscana con Roma e la fu~ione dappoi in una grande Repubblica veniva necessariamente a diminuire la sua potenza la quale egli voleva conservare a ogni costo. Il perchè non mostrò troppa smania d' ahdicare la tlittalura e andare a raggiungere Mazzini a Roma. Il programma politico imposto al Granduca daMontanelli riducevasi a due parole: la guerra e la costituente. Su questo non sapeva ancora chiaramente il Ministero dèrnocratico nè quello che si direbbe e molto meno che si farebbe. Infatti, nel montre che si preparavano nuove

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