L.N. Geoffroy-Chateau - Sei mesi d'agitazione rivoluzionaria in Italia

- 3!) ..... de'suoi accoliti e lo mandava a Portoferraio. (10) Disgraziatamente tutti i ministri toscani non imitarono, il Ministro Ridolfi; e quando iJ g')verno si trovò un altra volta in faccia a quest' uomo fazioso, !asciavasi imporre dalle sue avvocatesche ciarle, non che dalle sue minacce. (10) Il tumulto di Livorno dei primi di gennaio 1848, del quale fu capo il Guerrazzi, fu condannato con indegnazione da lutti i giornali anche dall'Alba (V: N. 116.) l..' Italia poi dretto, come ognun sa dal Monlanelli, non cessa d'inveire pur quattro numeri consecutivi (33. 34. 35. 36.) contro la seltd livornese composta d'una mmorità astiosa e codarda non che altro fine si propone ai suoi moti fratricidi che di mettere a soqquadro il paese e di pe · scare neC torbo. Il Guerrazzi fu arrestato con altri suoi complioi e racchiuso in Portoferrajo. Liberato dopo la data costituzione, non d fu lumulto che egli non suscitasse contro il Governo costituzionale avversato da lui non meno dell' antko. Diceva del Governo toscano che stretto dalla forza dei tempi, comecchè riluttante, pie.. gava l' ardua cervice e concedeva sottilmente le riforme le quali a fine di conto lasciarono intatto lo increscioso dispotismo. Queste cose ed altre più gravi diceva il Guer~ razzi la sera del 29 agosto del 48 nel circolo del Popolo di Firenze lodando ed esaltando a gran voce ,il nuovo tumulto di Livorno; e dopo dne mesi era creato ministro in compagnia di quel Montanelli che lui e il sno astioso e codardo codazzo aveva condannato pochi mesi avanti nel suo giornale. Guerrazzi non aveva lasciato mai un occasione per vituperare bassamente il Ridolfi, scrivendo e facendo scrivere sul Popol1no, sul Corrier Livornese e altri fogli di questa tinta cose orribili contro di lui. Ma Ridolfi non rispose a quell e contumelie una sillaba. Solo quando il Gucrrazzi nel 29 grnnaio volle ne lla Camera

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