L.N. Geoffroy-Chateau - Sei mesi d'agitazione rivoluzionaria in Italia

-24e benefizio della Chiesa : e vedeva in fimdo a tutto riò decidere la questione in favore del Papa e io danno del diavo lo quando ta vittoria pareva pendere per quest' uhi mo. Questa era la politica del volgo, tanto più nelle campagne che pur formano la gran maggiorifà della na~ione, cd alle quali i progellisti polit ici semhra però che J10n p<~osino 1nai. D' rta. Jia, di nazione. di iodipeodeoza non vi era idea. >> Noi abbia m voluto fare l'educazione di que:,to popolo a vanti di spìngerlo alle gra nd.i intraprese. ta giovane Italia, al contrario, pretende di gettarlo d' uo salto nella repubblica. Per me, aggiunge 1' autore con tutta ragione. non temo 1a repuhh1ica per se strssa ; io nou la credo possibile o almeno durabi le io I1alia; quellv the remo dà"~·ero è il dispotismo, e forse i croati in fondo alla scena >). rn parecchie occasioni Massimo Azeglio bi è mostrato profeta: anclle questa volla gli avvenimenti gli hanno délto purtroppo ragione. L'impresa dd M:azzini è riuscita in primo luogo a condurre i croati a Torino: clomani forse n ·~ i lì vedremo a Roma. Voglia Dio che i timori d'Azflglio non si avv(•rino in tutto. Dando un'ocfhiata fuori d'Italia sullo stato generale dell 'Europa, egli , ·e rle nella situazione presente il ger~. me di gravi peri coli per l'avvenire. La questione, secondo hJi, è posta io moòo lermioati"o· fra l'Oriente un ilo. compatto, disciplinato, e l'Occidente diviso e indebolito dalla discordi .! . Quale sarà l'esito deHa l o ll~Jp nessuno lo melle in dubbio. Quanti aborron1) il disordine c la li-

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