L.N. Geoffroy-Chateau - Sei mesi d'agitazione rivoluzionaria in Italia

..._ 21la guerra • e de11e imprese loro magnanime a pro della lihèrtà. Le loro imprese erano i eroe· chi ai caffè, le ingiurie vituperose contro quel· li che esponevano il petto aHe palle uemiche • ec~o le campagne gloriose dei Mazliniaoi che con nobile indignazione il generoso serittore ci dipingeva. Poscia preso da patriollico sdegno contro quei ciarlatani che per vezzeg~iare là plebe ingannavano l'Italia sopra le sue vere forze così gridava. c.< D·>pn che gli eserciti riuniti di Roma, Toscana e Piemonte muniti più o meno d'artiglierie e di tulto ciò che occorre a comhattere contro forze ordì nate, hanno dovu · to cedere al numero e abbandonare il campo, che cosa ci dicono ~li organi del partito Repubblicano? È finita la guernt dei regi,· comincia quella del popolo. Che co...a ci è più da dire ad uomini che vì parlano a questo modo, ad uomini che ora, io questo punto. d'opo tutto quel .. lo che si è veduto capiscono così la questione Halìana e eosì conoscono lo sventurato popolo che vorrebbero c!onsigliare e guidare ? È dura <~ amara cose ad un italiano il dovere scoprire e mostrare al mondo le piaghe della propria nazione, tanto più colla persuasione che non essa, ma i vecchi sistemi ne furnu colpevoli. Sarebbe forse utile tullavia, percl&è in ogni questione e più nelle politiche, è non solo utile ma indispensabile conoscere la verità ed attenersi al pratico cd al possibile : comunque sia però mi manca la forza di far qu~sla doloro- ~a dimostrazione. Soltanto rli manderò a chi pro · nunziava la suddetta sentenza: credete t'cramen ~

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