L.N. Geoffroy-Chateau - Sei mesi d'agitazione rivoluzionaria in Italia

-19dati a spargere il sangue loro sui campi lombardi e si avevano riporta te gloriose ferite. Questi ~rano gli uomini che il Mazzini • lontano sempre dal pericolo, s'attentava dii insultare chiamandogli fra le altre cose lJfachiavelli di corte. Uno di questi uomini egregi, Massimo Azeglio aveva ri~posto, come si conveniva, con un opuscolo pubhlicato contemporaneamente a quel del Mazzin i. Fu una combinazione vera mente fQlice che le vuote declamazìon i e le viru .. lente fi11ppiche dello scrittore radicale si trovassero me:)se a confronto col linguaggio semp1ice e pratico, colla diritta e sana r<lgione d' uo difensore tra i più pregiati del principio costituzionale. Soldato e puhhlicista distinto, Massimo Azeglio è stato sempre fra! primi a combattere per la libertà; in ogni occasione ha sostenuto le vere dottrine liberali contro gli eccessi egualmente alla libertà contrarii, del dispolismu e de11' anarchia. Si è veduto sempre con un cora~gio ed uno zelo infaticabile perorare la causa delle riforme ora presso Pio IX ora presso Carlo Alberto: poi lottare con tutta la forza della sua popolarità e della facile e persuasiva eloquenza contro i demagoghi di Fi renze e di Roma. aorhe in quel tempo che molti degli amici suoi credeva·no jn buona fede cbe r agitare le popolazioni fosse un mezzo sicuro per affrettare in Italia la conquista delle costituzioni. Quel suo spirito imparziale amico ~incero del saggio progresso, quel suo mocJo preciso di giudicare e di scrivere l~ ha presèrvato dallo scoraggiamento a cui si è abbandonata 1· anima nobile ed ele"ala del Ba! bo, e da qualche slancio

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